“Claudio Scajola è il nuovo sindaco di Imperia dopo il ballottaggio con Luca Lanteri, sostenuto quest’ultimo dalle tradizionali forze del centro-destra nazionale: supera il rivale con una percentuale di quattro punti al termine di una campagna elettorale che non verrà certo ricordata per brillantezza e innovazione” – Così in una nota stampa Potere al Popolo
“Quella che risalta immediatamente agli occhi di tutti, e del quale non soltanto Scajola dovrà tener conto, è la percentuale del corpo votanti; a fronte di un 62,79 al primo turno (percentuale di per sè non certo esaltante), si è scesi al 48,31 al ballottaggio, nonostante i due candidati fossero sostenuti rispettivamente da quattro liste (Scajola) e da ben cinque liste (Lanteri).
Ciò sta a significare che meno di un cittadino su due si è recato alle urne per scegliere tra il cosiddetto “Partito del Cemento” o quello “delle Privatizzazioni“, termini che le due forze di centro-destra hanno attribuito reciprocamente all’avversario.
In questo difficile scenario Claudio Scajola si appresta a ricoprire per la terza volta la carica di Primo Cittadino, non sappiamo se sostenuto dall’elettorato del PD come ha dichiarato Lanteri o meno. Entrambi i candidati al ballottaggio rappresentano per noi due facce della stessa medaglia; oggi divisi, domani magari uniti come in passato. E’ uno dei motivi per cui Potere al Popolo ha deciso assemblearmente di praticare l’astensionismo attivo.
In attesa della composizione della Giunta che avverrà presumibilmente nei prossimi giorni, Claudio Scajola ha rilasciato una serie di dichiarazioni riguardo le primissime cose da fare per Imperia. Parlando in termini pratici dell’azione politica del “centimetro dopo centimetro“, ha dichiarato di voler partire dalle piccole cose; il ripristino dell’orologio comunale e degli ascensori ( che sarebbero una barzelletta se qualcuno sistematicamente non vi rimanesse chiuso dentro, dovremmo però chiederci chi li ha voluti!!!),
la pulizia della Città e il funzionamento della fontana di piazza Dante. Bene, accanto a questi buoni propositi, Potere al Popolo ritiene che il primo provvedimento in assoluto debba essere rivolto nei confronti dei 70 ex lavoratori Agnesi che nei prossimi giorni, tra fine giugno e i primi di luglio, non potranno più beneficiare degli ammortizzatori sociali che per molte famiglie significano banalmente “sopravvivenza”.
Sappiamo ovviamente che il problema non riguarda direttamente il solo Primo Cittadino, ma il compito di ogni Sindaco è soprattutto quello di dare risposte alle reali difficoltà dei cittadini e dei lavoratori, nei confronti dei quali esprimiamo come Potere al Popolo il massimo della Solidarietà e ci attiveremo affinchè le Istituzioni possano garantire loro un lavoro e una qualità della vita dignitosa”.