23 Dicembre 2024 04:53

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CLAUDIO SCAJOLA SINDACO DI IMPERIA: PARLA ANTONELLO RANISE. “SIAMO PARTITI TROPPO TARDI. FAREMO UN’OPPOSIZIONE SERIA. IL PD E’ IL NULLA, LO HANNO CAPITO ANCHE GLI ELETTORI”/L’INTERVISTA

In breve: Ranise, da sempre molto vicino all'ex Ministro, nell'ultima tornata ha appoggiato il candidato Sindaco del centrodestra Luca Lanteri, avversario di Scajola. Una presa di posizione che ha suscitato non poche polemiche. ImperiaPost lo ha intervistato

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“Innanzitutto vorrei ringraziare Luca Lanteri e i 150 candidati, molti dei quali alla prima esperienza, che ci hanno messo anima e cuore in questa campagna elettorale. Queste le prime parole di Antonello Ranise, segretario cittadino di Forza Italia, consigliere comunale uscente e pronto a reinsediarsi, a pochi giorni dalla vittoria di Claudio Scajola, eletto nuovo Sindaco di Imperia.

Ranise, da sempre molto vicino all’ex Ministro, nell’ultima tornata ha appoggiato il candidato Sindaco del centrodestra Luca Lanteri, avversario di Scajola. Una presa di posizione che ha suscitato non poche polemiche. ImperiaPost lo ha intervistato.

Quali sensazioni a pochi giorni dalla vittoria di Claudio Scajola?

“Innanzitutto vorrei ringraziare Luca Lanteri e i 150 candidati, molti dei quali alla prima esperienza, che ci hanno messo anima e cuore in questa campagna elettorale. Così come ringrazio tutti quelli che, dietro le quinte, hanno tenuto in piedi l’organizzazione di una campagna elettorale lunga e faticosa con un impegno encomiabile. Per quanto riguarda il sottoscritto, ho preso tanti voti, è stato un successo personale che mi ha permesso di entrare in consiglio comunale. Certamente dispiace non aver vinto, soprattutto per i tanti amici che hanno lavorato duramente, ma che non entreranno in consiglio comunale”.

Ci tengo poi a ringraziare il Pd per la sua insipienza, sia la primo turno che al ballottaggio. E’ un partito che a mio modo di vedere ha perso la bussola e fa solo battaglie di retroguardia. Vive di rendita. Lo ringrazio perché così ora anche gli elettori imperiesi hanno capito cosa vuol dire votare Pd, è il nulla. Ho tanti amici nel Pd, li stimo molto e so il travaglio che hanno passato in occasione del ballottaggio. Detto questo, credo sia un partito da rifondare”.

Anche Lei, come Lanteri, crede dunque che il Pd abbia appoggiato Claudio Scajola al ballottagio?

“Onestamente, non è questo il punto. So che alcuni del Pd lo hanno appoggiato, certamente. Me l’hanno detto persone che hanno ricevuto telefonate da esponenti del Pd. Altri credo che avranno votato Lanteri, ognuno era libero di scegliere. Il problema è che il Pd ha perso contatto con il territorio, non ha più una spinta ideologica.

Voglio invece fare i complimenti, questa volta non ironici, ma sentiti, a Antonio De Bonis. Ha avuto il coraggio di ammettere la sconfitta e di dimettersi. Si è dimostrato una persona schietta e corretta. Non ha fatto alcun accordo sottobanco, a lui va la mia stima personale e politica”.

Un suo commento sulla vittoria di Scajola?

“Ha vinto e a lui, personalmente, va il mio augurio di buon lavoro. A lui l’onore e l’onere di governare la città, a noi l’onore e l’onere di fare opposizione“.

Che opposizione sarà la vostra?

“Seria, corretta, decisa, puntuale, basata sui contenuti. Conoscendo i miei compagni di viaggio sono sicuro che faremo squadra, proponendo un’opposizione coerente, decisa, ma senza toni particolarmente accesi, perché facciamo politica nel solo interesse della città.

Noi avevamo un programma piu preciso, dettagliato, completo. La speranza è che possa essere rispettato e attuato per quanto possibile. Sorveglieremo tutte le azioni del nuovo governo della città, senza sconti, in maniera obiettiva. Cercheremo di portare avanti le nostre istanze. Avremo due ruoli, uno di sorveglianza e uno propositivo“.

E per quanto riguarda la sua posizione critica nei confronti di Claudio Scajola?

“Resterà tale. A mio modo di vedere la nostra ricetta era quella giusta. Non bisogna confondere i rapporti politici con quelli personali. Noi non facciamo opposizione a una persona, non sarebbe opportuno. Daremo giudizi su fatti concreti. Ci muoveremo in maniera corretta, precisa, puntuale, senza sconti, ma senza isterie”.

Eppure in città circola voce di un suo disimpegno dalla politica per la delusione della sconfitta…

“Se circola questa voce la smentisco categoricamente. Se poi c’è qualcuno che la mette in giro con l’obiettivo di togliermi dalle scatole, farebbe bene a dirmelo in faccia”.

Che cosa avete sbagliato? Perché la vittoria è andata a Scajola?

“Abbiamo metabolizzato la sconfitta, si deve rispettare il volere cittadini. E’ una premessa fondamentale. Detto questo, credo che siamo partiti troppo tardi perché impegnati, nella prima parte dell’anno, con le elezioni politiche, che per altro hanno portato a un buon risultato. Abbiamo profuso molte energie e siamo partiti tardi nella scelta del candidato sindaco. Sapevamo che non sarebbe stata una battaglia facile. Sapevamo che una parte dei nostri voti sarebbe andata a Scajola. Sapevamo che sarebbe stata un campagna elettorale con tanti amici che, non senza difficoltà, avrebbero votato Claudio Scajola.

Essere partiti in ritardo e non aver lanciato un messaggio chiaro, per lo meno inizialmente, sono stati i due aspetti che ci hanno creato difficoltà. Speravamo che Luca, visto anche il suo lavoro eccezionale, potesse essere visto come il candidato Sindaco ideale, trait d’union tra aspetti amministrativi e politici. Il candidato ideale per portare la città verso un futuro migliore. Così non è stato”.

Ha sentito Scajola?

“Non, non l’ho sentito”.

 

 

 

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