23 Dicembre 2024 09:19

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IMPERIA. “UNA BAMBINA SUBISCE VIOLENZA…”, VOLANTINO PER IL DOLCE DI SAN GIOVANNI SCATENA LA POLEMICA. “BISOGNA FARE ATTENZIONE ALLE PAROLE!”/IL CASO

In breve: L'associazione "ApertaMente" ha deciso di scrivere una lettera aperta per invitare a non minimizzare e a non sottovalutare tematiche così delicate come la violenza sessuale sui minori.

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“Per chi legge sembra quasi che la violenza sessuale sia un evento “normale” che possa essere superato con la preparazione di un buon dolce , con un semplice lavoro di riequilibrio interiore”. È questo il commento dell’Associazione “ApertaMente” in relazione al volantino di spiegazione del “Dolce di San Giovanni” di Ineja 2018.

Per raccontare la genesi di questo dolce tradizionale, infatti, si narra di una bambina che “subisce violenza” e che “nello svolgere del proprio lavoro di riequilibrio interiore, la donna trova un modo, dolce e di profonda fede, per iniziare anche simbolicamente la sua Nuova Vita creando il Dolce di San Giovanni“. 

L‘associazione “ApertaMente” ha deciso di scrivere una lettera aperta per invitare a non minimizzare e a non sottovalutare tematiche così delicate come la violenza sessuale sui minori.

Il commento di ApertaMente

“Quando si parla di violenza sessuale contro i minori è importante usare le parole giuste perchè le parole hanno un peso e spesso anche involontariamente si corre il rischio di sottovalutare, di minimizzare, di far diventare anche il linguaggio violenza.

Ecco perchè quando abbiamo letto la locandina del dolce di San Giovanni siamo rimaste/i spiacevolmente sorprese/i dall’approccio scelto nel presentare la genesi del dolce.

Si parla di una bambina vittima di violenza sessuale senza sottolineare la gravità dell’accaduto. Per chi legge sembra quasi che sia un evento “normale” che possa essere superato con la preparazione di un buon dolce , con un semplice lavoro di riequilibrio interiore.

In realtà le conseguenze di una violenza sono pesantissime e gli effetti a lungo termine del trauma nelle vittime di abuso sono gravi, invalidanti e causano sofferenza fisica e psicologica.

Molte trascorrono anni prima di superare, accettare o addirittura prendere consapevolezza dell’abuso che hanno subìto quando erano bambine, alcune purtroppo non ci riescono.

Quando non ci sono persone che le possono aiutare e supportare, gli effetti negativi del trauma vengono alimentati e mantenuti in un ciclo di sofferenza senza fine.

Le persone che da piccole hanno subìto un abuso fisico o sessuale riportano un maggior numero di problemi medici e di salute mentale rispetto a chi non è mai stato abusato.

Da tempo l’Associazione ApertaMente si occupa di sensibilizzare sul tema della violenza di genere, ecco perchè ci siamo sentite/i in dovere di scrivere queste righe, per fare in modo che non si citi una violenza senza dare il giusto peso ad una delle esperienze più dolorose che una persona possa subire. Per contrastare la violenza sulle donne occorre avviare un importante cambiamento culturale che può essere messo in moto anche attraverso scritti pubblici che offrano sempre ritratti realistici e non edulcorati di atti profondamente lesivi della dignità umana”.

Ecco la storia del Dolce di San Giovanni raccontata sul volantino

“Una bambina subisce violenza. In seguito al trauma la bimba perde memoria dell’episodio fino a quando, ormai donna, un ricordo riemerge nella sua mente: “…c’erano due mani che facevano una torta…”.

Nello svolgere del proprio lavoro di riequilibrio interiore la donna trova un modo, dolce e di profonda fede, per iniziare anche simbolicamente la sua Nuova Vita creando il Dolce di San Giovanni. Ora desidera cogliere questa possibilità insieme a tante altre persone che come lei, nei loro prossimi passi, vogliono sentire risuonare l’armonia e la bellezza del proprio essere.

ll Dolce di San Giovanni è dedicato a tutti coloro che desiderano intraprendere un nuovo percorso. È un augurio. È festa! Ègioia! Per se stessi e condivisa. È perdono per il passato. È pace. È Nuova Vita. E’ battesimo.  Il Dolce di San Giovanni è realizzato con i ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni Ferrante Aporti di Torino e i proventi ottenuti saranno devoluti a sostegno delle associazioni che si occupano dei detenuti e dei bambini vittime di violenza o in difficoltà”.

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