Una situazione davvero kafkiana. Non c’è modo migliore per descrivere la “battaglia” legale tra Riviera Trasporti e Provincia di Imperia, azionista di maggioranza dell’azienda di trasporto pubblico (ne detiene l’84% delle quote). La Rt, infatti, il 30 marzo scorso ha citato la Provincia di Imperia presso il Tribunale del capoluogo per “chiedere il riconoscimento della somma di 8.229.872,37 euro a titolo di adeguamento Istat del corrispettivo di cui al contratto sottoscritto in data 25/9/2002 con riferimento al periodo 2007/2012″. Contestualmente la Provincia ha chiamato in causa come terzo anche la Regione Liguria, in quanto le risorse assegnate al trasporto pubblico sono stabilite dalla stessa Regione.
La Provincia ha deciso di costituirsi in giudizio
La notizia la si apprende a seguito del decreto con il quale il presidente della Provincia di Imperia Fabio Natta ha autorizzato l’ente a costituirsi in giudizio.
Paradossale il fatto che nel caso in cui la Rt dovesse vincere la causa rischierebbe di mandare all’aria il proprio azionista di maggioranza, la Provincia (che in caso di condanna potrà comunque provare a rivalersi sulla Regione Liguria), con tutte le conseguenze del caso. Secondo quanto trapela, le due parti avrebbero cercato un accordo transattivo nei mesi scorsi, senza però arrivare a un’intesa di massima. Da qui la decisione della Rt di citare in giudizio la Provincia.
Riviera Trasporti a rischio crack finanzario
La Riviera Trasporti, lo ricordiamo, è alle prese con una crisi finanziaria senza precedenti, frutto della condanna al pagamento di oltre 3 milioni di euro ai dipendenti al termine delle battaglie legali, perse, per la disdetta della contrattazione di secondo livello, e del peso dei mutui, che ogni anno ammontano a 1 milione e 200 mila euro, sino al 2033.
Per uscire dalla crisi, l’azienda ha proposto la cessione dei depositi di Sanremo e Ventimiglia. A riguardo, però, non si è arrivati a un accordo con i Comuni.
Una causa avviata nel 2012
La Riviera Trasporti aveva avviato la battaglia legale sull’adeguamento Istat già nel 2012, con due ricorsi al Tar, definiti con sentenza tramite la quale cui il Giudice amministrativo aveva dichiarato la propria incompetenza a favore del Giudice ordinario. Da qui la decisione di rivolgersi al Tribunale di Imperia, sezione civile.