27 Dicembre 2024 03:50

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IMPERIA: “TERRE DI CONQUISTA”, IN BIBLIOTECA LA CHIUSURA DEL PROGETTO PER SVILUPPARE L’AUTONOMIA DEI DISABILI. “RISULTATI ECCELLENTI”/FOTO E VIDEO

In breve: Si è tenuto questa mattina l'incontro conclusivo del progetto "Terre di conquista", promosso da Anffas, che ha permesso a ragazzi portatori di disabilità di affrontare un percorso sperimentale di vita indipendente e autonoma

terre di conquista biblioteca

Si è tenuto questa mattina, a Imperia, presso la Biblioteca Civica, l’incontro conclusivo del progetto “Terre di conquista”, promosso da Anffas, che ha permesso a ragazzi portatori di disabilità di affrontare un percorso sperimentale di vita indipendente e autonoma.

Incontrandosi 2 volte a settimana, i ragazzi, assistiti dagli educatori. hanno potuto imparare a autogestirsi, suddividendosi i lavori di casa, imparando a preparare la pasta, la pizza e molto altro. I ragazzi hanno avuto occasione di stringere legami e amicizie, interagendo tra di loro e acquisendo competenze nuove.

All’incontro erano presenti il presidente di Anffas Imperia Fiorenzo Marino, la direttrice del distretto socio sanitario, Silvana Bergonzo, e il neo Sindaco Claudio Scajola.

Fiorenzo Marino

“E’ un bel progetto, già il nome, ‘Terre di Conquista’, indica il suo obiettivo. E’ rivolto alle persone con disabilità, per fare in modo che queste possano iniziare a vivere in maniera indipendente, sia nelle azioni quotidiane, preparsi da mangiare, per uscire, prendere un autobus, maneggiare i soldi, ma non solo, anche vivere a tutti gli effetti da soli, dormire da soli. Questo l’abbiamo fatto dal 2016 con un progetto sperimentale, ‘ Terre di Conquista’, con la collaborazione di Anffas, Distretto Socio Sanitario e Asl, con fondi della Regione Liguria.

I risultati sono stati eccellenti, il primo anno hanno partecipato 13 ragazzi nell’alloggio di vita indipendente e 6 nella residenza. Alla fine di questo percorso i familiari ci hanno scritto una lettera davvero accorata per chiderci di proseguire anche l’anno successivo. Così è stato. Quest’anno chiudiamo il ciclo e c’è la forte attesa da parte della famiglia perché questo possa continuare. Questo nonostante all’inizio alcune famiglie fossero un pò restie e titubanti nel vedere i loro cari vivere in maniera indipendente.

Molte volte noi stessi familiari siamo iper protettivi, quindi freniamo un pò le potenzialità delle persone disabili. Invece in questo modo loro acquisiscono autostima, nel senso che si accorgono che da soli, senza l’aiuto di nessuno, riescono a uscire, a prendere l’autobus, ad andare in un negozio, comprare, fare la spesa. O addirittura vivere in autonomia in un alloggio, andando a dormire nella loro stanza, curando la loro persona in maniera autonoma. Questo fa crescere l’autostima e fa in modo che le famigle assumano la consapevolezza che i loro cari possono farcela, forse non proprio da soli, ma possono farcela.

La proposta del neo Sindaco Scajola? Mi sembra un’ottima idea che accogliamo positivamente. C’è una Consulta Provinciale che rappresenta tutte le associazioni, secondo me bisognerebbe pescare in quell’ambito. Bisogna continuare in questa direzione, tenendo sempre in considerazione i problemi delle persone con disabilità”.

Claudio Scajola

“La civiltà  di una comunità si distingue per l’attenzione che ha verso i più deboli. La comunità imperiese dovrà fare tesoro di questa affermazione. Sia per quanto diceva il vostro presidente, che ricordava come il Comune di Imperia abbia aderito per primo alla Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con disabilità, adottata dall’ONU, sia perché lo sentiamo come una forte necessità, per rispetto nei confronti di chi è in difficoltà e per la solidarietà che si deve ai genitori. Bellissimo il tema ‘Terre di conquista’. Devo anche ricordare che il vostro presidente è stato forse l’artefice del primo segnale concreto, visibile, nella terra di conquista della città, attraverso un buon lavoro di eliminazione delle barriere architettoniche.

Si possono fare tante altre cose. Voglio solo aggiungere una proposta. I disabili hanno bisogno di terre di conquista per potersi muovere con facilità. Questo progetto vuole insegnare a essere maggiormente autonomi e quindi è lodevole. Anche la società, però, deve fare qualcosa perché possano partecipare alle attività della città. Quindi penso che noi potremmo stabilire, nel nostro Comune, che nelle Commissioni di vigilanza ogni qualvolta si deve fare qualunque manifestazione, dove sovente, non per volontà, ma per distrazione, non si tiene presente che gli ospiti più graditi sono coloro che hanno difficoltà, sieda una rappresentante, poi vedremo di quale associazione, che dia i consigli giusti e rappresenti le esigenze delle persone più in difficoltà”.

 

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