Prima volta, questa mattina, per il neo Sindaco di Imperia Claudio Scajola all’assemblea dei Sindaci che ha preceduto il consiglio provinciale. L’ex Ministro, avvicinato dai cronisti presenti, ha lanciato un messaggio al Governo per quel che concerne il futuro delle Province. “O esistono come ente di secondo grado, ma con competenze e risorse, oppure vengano definitivamente eliminate“.
Claudio Scajola all’Assemblea dei Sindaci
“Ritengo doveroso partecipare a tutto ciò dove è rappresentato il Comune di Imperia. Per quanto riguarda la Provincia, c’è la necessità che questa riforma a metà funzioni. Perché la Provincia non è ne carne ne pesce, quindi ci auguriamo che il Parlamento capisca che dopo la bocciatura della riforma costituzionale la Provincia è rimasta a metà del guado. Non riesce a sopravvivere e svolgere le sue funzioni. E soprattutto in una provincia come Imperia, che ha 67 Comuni, tutti piccolini salvo i tre grandi, questo crea un problema sulla manutenzione della viabilità, sulla vivibilità dei piccoli Comuni. Quindi bisognerà far sentire la nostra voce.
Bilancio dei primi giorni in Comune? C’è tanto da fare, ce n’è sempre di più. Bisogna eliminare tutti i contenziosi che ci sono, far ripartire la manutenzione della città che è iniziata, come avete potuto vedere, tanto che oggi si è aperta la fontana. Perché bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità, mentre invece ci si era abituati a fuggire dalle responsabilità. Uno amministra per avere le idee e quando queste idee le deve realizzare deve avere il coraggio di difenderle. Non si può governare senza affrontare i problemi. Teknoservice? Ci sarà una proroga tecnica sino al 31 dicembre per avere il tempo di definire una volta per tutte il futuro della raccolta differenziata, ma voglio risolvere insieme alla proroga tecnica i contenziosi. Non si può andare avanti con i contenziosi, quindi spero che con il rinnovo della proroga si riesca a mettere la parola fine sui contenziosi. Non si può vivere di avvocati“.
“Le Province sono in una situazione comatosa che il legislatore dovrà risolvere. O esistono come ente di secondo grado, ma con competenze e risorse, oppure vengano definitivamente eliminate. Non si può andare avanti così, non ci sono soldi e i piccoli Comuni hanno difficoltà a essere raggiunti, perché era la Provincia che riusciva a mantenere i collegamenti stradali in questa terra, tanto più Imperia che ha 67 Comuni, tutti piccolini”.