Imperia – “Non più giovani ma con nuovi traguardi”: è questo il titolo del convegno organizzato dalla zona B e C della IV circoscrizione a Taggia lo scorso 5 aprile. Introdotti e moderati dalle Presidenti di Zona Silvana D’Aloisio e Senia Seno si sono succeduti al tavolo dei relatori il Direttore Generale del Dipartimento della Salute della Regione Liguria, Franco Bonanni, il Direttore Generale dell’ASL 1 Imperiese, Mario Cotellessa, il geriatra Piero Mosca ed il Direttore del Distretto 9 di Genova, Mauro Occhi. Le conclusioni sono state affidate al Vicepresidente della Giunta regionale ligure ed Assessore alla Salute, Claudio Montaldo.
Il convegno ha permesso di tracciare a chiare linee quali sono i servizi che la regione Liguria offre agli anziani, senza nascondere le criticità tuttora esistenti e le possibili soluzioni. La Liguria è una regione con un indice di vecchiaia elevatissimo; uno dei problemi evidenziati è la necessità di superare il concetto di “curare”, sostituendolo con quello di “prendere in cura”, ovvero costruire un percorso assistenziale completo che eviti l’ospedalizzazione ripetuta, causa di costi sociali elevati e di uno scadimento della qualità di vita del paziente e della sua famiglia.
Anche la figura del geriatra è poco conosciuta: tutti sanno che il ruolo del pediatra è accompagnare i bambini a diventare adulti in salute, mentre molti, invece, considerano erroneamente il geriatra come l’ultima spiaggia prima della morte e non come uno specialista che aiuta, cominciando il più precocemente possibile, ad invecchiare meglio.
Non sono, però, mancate le note positive: la regione Liguria, ha sottolineato l’assessore Montaldo, è una delle poche regioni “virtuose”, essendo riuscita, grazie ad un piano di rientro severo ma osservato scrupolosamente, a portare in pari i propri conti per quel che riguarda il capitolo sanità; questo ha consentito di ridurre l’imposizione fiscale sui cittadini e permette adesso di investire in progettualità (case della salute, edilizia ospedaliera) che si rendono sempre più necessarie sia per potenziare l’assistenza extraospedaliera, riservando il ricovero ai soli casi acuti, sia per rendere la sanità di una regione “di frontiera” quale la Liguria (e soprattutto il ponente ligure) competitiva nei confronti della vicina Francia in vista dell’imminente apertura alle cure transfrontaliere.
La successiva ampia discussione che ha coinvolto il numeroso pubblico presente ha dimostrato come i Lions, nell’organizzare questo convegno, abbiano saputo cogliere l’esigenza della popolazione di ottenere informazioni in un campo, come quello della salute e dell’invecchiamento, nel quale evitare gli sprechi fa rima con migliorare la qualità”.
C.S.