Condannato a 2 anni di carcere e al pagamento di 20 mila euro di provvisionale, oltre al risarcimento delle spese legali a favore della parte civile. È questa la condanna pronunciata in Tribunale a Imperia dal giudice monocratico Laura Russo nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati il 56enne L.M. (difeso dall’avvocato Giulio Bettazzi), accusato di atti persecutori ai danni dell’ex convivente.
La ricostruzione dei fatti
I fatti risalgono al periodo tra luglio 2013 e aprile 2014. Durante quel lasso di tempo, L.M. rivolgeva frequentemente insulti e minacce all’ex convivente, sia direttamente sia attraverso le figlie minori.
Ad esempio affermava frasi come “Puttana bastarda, poco di buono” e la minacciava che le avrebbe “spaccato la schiena” o l’avrebbe “fatta fuori”, sia lei che il nuovo compagno. Inoltre, il 56enne inviava continuamente messaggi dello stesso tenore, si appostava spesso sotto casa e la fotografava.
La condanna in Tribunale
Nella mattinata di ieri, L.M. è stato giudicato colpevole e condannato a 2 anni di carcere e al pagamento di 20 mila euro di provvisionale alla vittima, costituitasi parte civile e difesa dall’avvocato Davide La Monica, oltre al risarcimento delle spese legali di 1.400 euro.