24 Novembre 2024 01:49

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24 Novembre 2024 01:49

REGIONE LIGURIA. TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. SCAJOLA E MELGRATI (FI): “BURLANDO E VESCO CON ASCOLTANO I TERRITORI”

In breve: In Consiglio regionale è stato affrontato il delicato tema della riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale a seguito delle forti critiche di Corte dei Conti e Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

forza italia

Questa mattina in Consiglio regionale, dietro richiesta del Consigliere regionale di Forza Italia Marco Scajola, è stato affrontato il delicato tema della riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale a seguito delle forti critiche che sono state portate al provvedimento di legge dalla Corte dei Conti e dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Spiegano Marco Scajola e Marco Melgrati intervenuti durante il dibattito: “La Giunta regionale in questi ultimi 10 anni non ha saputo affrontare e risolvere la delicata questione riguardante il Trasporto Pubblico Locale. Non sono state attuate scelte concordate con i territori che potessero dare certezze alle amministrazioni locali , alle aziende, ai lavoratori ed agli utenti. La Giunta regionale ha imposto alla sua Maggioranza di approvare nell’autunno scorso un testo di legge che non può rappresentare la risposta per un miglioramento del servizio, anzi sarà ulteriormente peggiorato creando difficoltà a tutti”.

“E’ stato imposto – continuano i due esponenti di Forza Italia – il concetto del bacino unico per poter creare un’Agenzia regionale priva di contenuti e non in grado di garantire organizzazione e sviluppo per il trasporto. Burlando e Vesco non ascoltando i territori, non ascoltando pareri tecnici qualificati, hanno preso una strada che non poterà a nulla. L’unica risposta e proposta percorribile è rappresentata dal poter creare 3 bacini territoriali: uno su Genova, un secondo su La Spezia ed un terzo su Imperia e Savona”.

“In Consiglio Regionale sia Vesco che Burlando non hanno dimostrato di comprendere i problemi che la loro legge creerà sui territori ed hanno mantenuto una posizione di forza assolutamente incomprensibile. Questa legge nasce dalla paura di dover a tutti i costi presentare un provvedimento prima della fine di questa seconda legislatura di Burlando e pur di farlo è stato emanato un provvedimento dannoso per tutto e tutti, concludono Marco Scajola e Marco Melgrati.

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