Imperia – In una lettera aperta, i 25 ragazzi di Monesi Young che hanno svolto il compito di facilitatori ambientali distribuendo i kit per la raccolta differenziata, si appellano al Sindaco, all’assessore Podestà e a Tra.De.Co per riuscire a percepire lo stipendio che gli spetta:
“Siamo i 25 ragazzi dell’associazione Monesi Young che hanno svolto dai primi di dicembre al 28 febbraio l’opera di sensibilizzazione e distribuzione dei kit per la raccolta differenziata, secondo le direttive dell’appalto vinto dalla società Tradeco. Questa lettera nasce dalla volontà di avere giustizia e di vederci garantito ciò che ci spetta.
Per chi non lo sapesse il nostro ruolo era quello di “facilitatori ambientali”, ovvero avevamo i compiti di informare la cittadinanza sulla raccolta differenziata, dare loro il kit per dividere i rifiuti nell’ambito domestico, spiegare a tutti i commercianti, negozio per negozio, le novità in merito al conferimento e al ritiro dei rifiuti e consegnare loro i bidoni. Molti di noi li avete visti negli Infopoint della città (Comune, Cremlino, Palazzetto, Campo d’atletica e a giro nei Comuni del Comprensorio), altri per le strade con i furgoncini o in giro tra un negozio e l’altro.
Detto questo, l’accordo stipulato tra la nostra associazione e la Tradeco prevedeva appunto un rimborso spese di 650 euro al mese per ciascun volontario. Il mese dicembre ci è stato pagato, fin qui tutto bene. Se non fosse che stiamo ancora aspettando i bonifici dei pagamenti dei mesi di GENNAIO e FEBBRAIO.
Abbiamo sollecitato diverse volte i dirigenti dell’azienda pugliese, e ogni volta abbiamo ricevuto il solito rinvio a qualche giorno dopo, naturalmente senza risultati. La motivazione che ci è stata data per questo ritardo è il mancato pagamento da parte di alcuni Comuni. Questa situazione ci sta causando un enorme disagio, molti di noi hanno problematiche familiari non trascurabili.
Ci appelliamo al sindaco Carlo Capacci, sempre così attento a queste tematiche, all’Assessore all’Ambiente Nicola Podestà, che sappiamo essere molto preoccupato per la situazione, ma soprattutto ci appelliamo alla Tradeco stessa che DEVE, al più presto, far fronte agli impegni presi”