23 Dicembre 2024 19:11

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IMPERIA: RITA, 73 ANNI E UNO SPIRITO BATTAGLIERO. VESTITA DI ROSSO, SI TUFFA IN MARE PER I MIGRANTI. “UNITEVI A ME PER MANDARE UN MESSAGGIO DI SPERANZA”/L’INIZIATIVA

In breve: Un gesto simbolico per sensibilizzare la comunità al dramma che migliaia di persone stanno vivendo negli ultimi anni, che sicuramente non passerà inosservato.

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Si tufferà in mare indossando un vestito rosso. È questa la “pazza” idea di Rita Apgar, 73enne americana che vive in Italia dal 1972.

Rispondendo all’appello di Don Luigi Ciotti, che invita tutti a indossare una “maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità”, in solidarietà ai migranti che perdono la vita nel mar Mediterraneo, Rita ha pensato di aderire a modo suo, indossando un vestito rosso e tuffandosi nel mare di San Lorenzo nel pomeriggio di sabato 7 luglio.

Un gesto simbolico per sensibilizzare la comunità al dramma che migliaia di migranti stanno vivendo negli ultimi anni, che sicuramente non passerà inosservato.

L’intervista a Rita Apgar

Qual è l’obiettivo della sua iniziativa?

“Voglio protestare contro l’indifferenza dell’Europa riguardo la strage quasi quotidiana di bambini, donne e uomini che annegano nel Mediterraneo”.

Come nasce l’idea?

“Io abito a Dolcedo e vado al mare quasi tutti i giorni a San Lorenzo al Mare. Mi rattrista molto il pensiero che per me il mare sia fonte di così tanta serenità, mentre per altri si trasformi in un inferno. Quando ho sentito l’appello di Don Ciotti sulle magliette rosse, l’ho interpretato come un segno, poiché l’anno scorso mi sono sposata, dopo 37 anni di fidanzamento, indossando un vestito rosso. Sarà proprio quello che userò sabato.

Anche se ho 73 anni, non mi manca lo spirito di iniziativa. Vivo in Italia da ’72, ero insegnante di inglese a Torino. L’anno scorso sono andata da sola 9 settimane in Senegal da una famiglia senegalese. Ho portato contributi di associazioni liguri e ho fatto tante cose belle insieme a loro”.

Vuole fare a sua volta un appello?

“Sì, vorrei diffondere questo messaggio il più possibile e vorrei invitare chiunque avesse voglia a unirsi a me, vestendosi di rosso sabato e tuffandoci in mare insieme”.

L’appello di Libera, Legambiente, Arci, Anpi

“Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione, cioè con la vita di migliaia di persone, e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura”.

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