Condannato a un anno e dieci mesi e 700 euro di multa (pena sospesa). È questa la sentenza pronunciata in Tribunale a Savona nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati Don Carmelo Licciardello, oggi parroco di Dolcedo (recentemente condannato a 2 anni di carcere per aver sottratto 70 mila euro a un’anziana), con l’accusa di concorso in appropriazione indebita di soldi destinati alla Onlus Rishilpi per le adozioni a distanza.
Ammanchi nei conti della Caritas di Albenga
L’indagine, coordinata dalla Procura di Savona, verteva sull’accertamento dell’esistenza di un sistema illecito per cui sarebbero stati sottratti un milione e 200 mila euro dai fondi della diocesi.
Tra i soldi “mancanti”, presenti anche le ingenti somme raccolte per le adozioni a distanza e i contribuiti donati dagli enti pubblici che sarebbero dovuti essere destinati ad iniziative benefiche e progetti sociali. I principali indagati sono il direttore della diocesi in questione, don Renato Rosso e l’ex vice parroco di Ceriale, nonché l’attuale parroco di Dolcedo, don Carmelo Licciardello.
La sentenza per Don Licciardello
Don Licciardello, difeso dall’avvocato Graziano Aschero, è stato quindi condannato con l’accusa di appropriazione indebita di decine di migliaia di euro destinati alle adozioni a distanza tra il 2011 e il 2013.