In occasione della riunione del Consiglio direttivo tenutasi il 18 giugno, nella sede della Camera di Commercio, il Gal “Riviera dei Fiori” ha eletto Presidente del consiglio direttivo Franco Ardissone, espressione del socio privato Confcoltivatori , vice presidente vicario Enrico Lupi espressione della Camera di Commercio, socio pubblico e vice presidente Gabriella Fenoggio, espressione del socio privato Coltivatori Diretti.
In precedenza l’assemblea dei soci aveva rinnovato il consiglio direttivo del Gal eleggendo sei consiglieri: Franco Ardissone, Gabriella Fenoggio, Marco Benedetti, Roberto Aprosio, Giuseppe Boeri, Chiara Bregolin, in rappresentanza dei soci privati ed altri cinque consiglieri: Enrico Lupi, Fulvio Gazzola, Giuliano Maglio, Giovanni Valenzano e Franco Ardissone in rappresentanza dei soci pubblici.
La normativa prevede infatti che gli organismi decisionali debbano essere composti in maggioranza da soci privati e le assegnazioni di contributi ai beneficiari debbano essere adottate anch’esse da una maggioranza privata.
I bandi approvati dal consiglio
Concluso il rinnovo degli organi dirigenti, nel corso della seduta sono stati deliberati importanti provvedimenti che permettono di avviare operativamente le previsioni di intervento inserite nella Strategia di sviluppo locale approvata dalla Regione Liguria.
In particolare il consiglio ha approvato tre bandi che prevedono la possibilità di presentare da parte di partenariati pubblico- privati manifestazioni di interesse relative a:
- Progetto 1.1.1 “Recupero dei pascoli per lo sviluppo dell’allevamento, la tutela ambientale e lo sviluppo dei servizi turistici”, importo complessivo euro 300.000,00;
- Progetto 1.2.1 “Progetto pilota finalizzato alla applicazione e alla divulgazione di soluzioni tecnologiche per la gestione delle acque di vegetazione”. – Importo complessivo €.50.000,00;
- Progetto 1.2.2 “Progetto integrato per la promozione dei territori olivicoli in quanto ambiti agricoli, paesistici e turistici attraverso modelli di infrastrutturazione multifunzionale, in particolare: strade interpoderali di accesso e di collegamento al servizio delle aziende agricole e del turismo outdoor (percorsi degli oliveti), recupero degli oliveti abbandonati, sviluppo qualitativo dell’oliva taggiasca da mensa attraverso il ricorso all’irrigazione”. Importo complessivo €.925.000,00.
Nei prossimi giorni gli interessati potranno scaricare i bandi con la relativa modulistica ed avviare la predisposizione delle manifestazioni di interesse. Allo scadere dei termini le manifestazioni saranno esaminate e quelle ammesse godranno di una riserva di fondi, che saranno loro assegnati ed erogati a seguito di presentazione di domanda d’aiuto sulla piattaforma SIAN (Sistema informativo Agricolo Nazionale).
Preliminarmente all’approvazione dei bandi il consiglio direttivo ha anche preso in esame ed approvato alcune modifiche ai criteri di selezione ed al punteggio per i progetti predisposti nei comuni ricadenti nei territori della strategia nazionale per le aree interne. In provincia di Imperia 11 comuni della Valle Arroscia.
Da ultimo il consiglio ha approvato il progetto di cooperazione tra tutti i Gal Liguri relativo all’Alta via dei Monti Liguri, percorso di crinale che da Ventimiglia si sviluppa fino a Ceparana. Le risorse pubbliche impegnate sono pari a 250.000€ di cui €33.000 destinati ad azioni comuni con gli altri GAL ed € 217.000 ad azioni sul territorio locale, come rimozione di rifiuti, ripristino di due tratti del percorso, interventi di adeguamento del patrimonio ricettivo pubblico e privato.
L’intervista di ImperiaPost al presidente del GAL, Franco Ardissone
“Sono i primi bandi che usciamo dopo il lavoro della strategia di sviluppo locale che abbiamo fatto sul territorio gli anni scorsi. Sono emerse una serie di punti deboli su cui andare a investire e questi tre progetti che usciranno a giorni, fanno parte di un gruppo di una decina di progetti.
I progetti che andiamo a deliberare oggi sono per i pascoli, il progetto così detto 1.1.1. , ossia l’intervento sulle zone montane per il recupero dei pascoli, la sistemazione della viabilità, caseifici e attività turistiche anche coinvolgendo i comuni e il parco, se possibile, per avere una serie di miglioramenti di tutto il pascolo alpino, anche a livello turistico.
Il secondo progetto è quello che prevede un progetto per provare a dare una soluzione a quelle che sono un punto debole della filiera olivicola , che è quella della gestione delle acque di vegetazione dei frantoi. Proviamo, chi vorrà farlo, a fare un progetto pilota per provare a dare una soluzione a questo annoso problema che vede la normativa che dice certe cose, i gestori dei depuratori che ne dicono delle altre e vogliamo provare a trovare il modo per far si che questo problema venga superato. Questo tramite un progetto pilota che preveda anche innovazioni tecnologiche che possano arrivare alla soluzione di questi problemi.
Infine , il più grosso dei progetti è quello sui percorsi degli uliveti. Provare a individuare dei punti deboli della viabilità rurale nelle strade interpoderali, con la possibilità di recuperarne dei pezzi , recuperare degli uliveti abbandonati, ci sarà la possibilità di recuperare questi uliveti, ampliare l’irrigabilità di alcuni di questi terreni , come le olive da mensa che hanno bisogno di essere di dimensioni abbastanza sviluppate e necessitano di acqua. Quest’anno di acqua ne abbiamo fino alle ginocchia, però in certi anni, come l’anno scorso, abbiamo vanificato come minimo metà della produzione perchè le olive erano sotto calibro e non potevano essere destinate alla salamoia.
Sono mirati modelli che vedono questi percorsi negli uliveti, nei nostri uliveti, come una opportunità turistica, sia per le camminate , sia per l’utilizzo come piste ciclabili nel periodo in cui si può ammirare la fioritura , per arrivare in autunno alla raccolta delle olive, dove il turista può trovare e toccare con mano cos’è la nostra olivicoltura e la meraviglia dei nostri paesaggi.
Coinvolgendo anche in questo i Comuni che possono andare a valorizzare questa sentieristica con cartellonistica, con punti di valorizzazione anche di vecchi stabili o qualcosa che possa rendere interessante questo tipo di ragionamento.
Su questi progetti mettiamo 950 mila euro per la parte dell’uliveto, 300 mila sono per i pascoli e il recupero pascoli e 50 mila euro per il progetto sulle acque di vegetazione. Questi sono la prima trance , circa un terzo di quello che abbiamo nel portafoglio e per cui prossimamente usciremo con gli altri bandi per completare la spesa che c’è stata assegnata dalla Regione”.
DI COSA SI OCCUPA IL GAL?
“Il GAL è formato da un partenariato pubblico-privato così come prevede la comunità europea. Deve essere un partenariato a maggioranza privata, il pubblico non può essere maggioranza, il nostro è composto da 10 soci privati, che sono le associazioni agricole, del commercio dell’artigianato , della cooperazione e abbiamo un partenariato pubblico che è composto da due comuni del ponente della nostra provincia, l’unione dei comuni della Valle Argentina oltre che il comune di Taggia, l’unione dei comuni della Val Prino , l’unione dei comuni Impero e Maro e l’unione dei comuni della Valle Arroscia. Questa è la compagine sociale.
A maggio di quest’anno ha eletto il consiglio di amministrazione che è composto da 11 e anche li in rappresentanza pubblico-privato e la maggioranza deve essere sempre a livello privato. Questo consiglio, che durerà in carica 3 anni, ha eletto quale presidente e vicepresidenti, per acclamazione, il sottoscritto Franco Ardissone come presidente, la vicepresidente Gabriella Fenoggio in rappresentanza dei coltivatori diretti e Enrico Lupi in rappresentanza della camera di commercio.
Questa è la squadra che lavorerà per i tre anni. A questi vengono affiancati un personale di segreteria e due tecnici che sono addetti a far uscire i bandi e al lavoro di tutti i giorni”.