Giovedì 5 luglio il prefetto di Imperia Silvana Tizzano ha incontrato il presidente provinciale di Cia Stefano Roggerone e la vicepresidente Mariangela Cattaneo, oltre a una delegazione di Coldiretti, per un vertice che la stessa Cia aveva sollecitato con l’obiettivo di dare un giro di vite contro i continui furti di piante da fiore e verde ornamentale lamentati dalle aziende agricole.
Le dichiarazioni del presidente provinciale di Cia Stefano Roggerone
«Si tratta di un fenomeno sempre più dilagante e di fronte al quale i floricoltori sono ormai esasperati: è dunque urgente trovare una soluzione, affinché la questione non degeneri in problemi di ordine pubblico – dichiara Roggerone -. Queste continue sottrazioni avvengono naturalmente di notte e in fretta e furia, causando un danno doppio ai coltivatori perché, oltre al prodotto trafugato, si danneggiano le piante rischiando di comprometterne la resa negli anni a venire».
Due le ricette messe sul tavolo da Cia, per tentare di arginare il fenomeno:
«In primis – spiega Roggerone – la sensibilizzazione dei grossisti a commerciare esclusivamente piante e fiori con i documenti in regola, dei quali sia garantita, quindi, la tracciabilità. Per questo incontreremo a breve i rappresentati dell’Ancef con l’obiettivo di arrivare ad un protocollo di intesa condiviso. In secondo luogo, abbiamo rilanciato la proposta di finanziare l’installazione di impianti di videosorveglianza nei campi, attingendo alle risorse del Psr. Su questo fronte sarà dunque necessario il coinvolgimento della Regione attraverso l’assessore all’agricoltura Stefano Mai».
«Come sempre – riferisce ancora il presidente Cia – il prefetto si è dimostrato particolarmente attento alle nostre richieste, garantendo la prosecuzione dei controlli ai magazzini che costituiscono un prezioso strumento di deterrenza e, compatibilmente con le risorse disponibili, andrebbero ulteriormente rafforzati. Per quanto riguarda le telecamere, la loro utilità risulta essere ancora più evidente in considerazione dell’impossibilità di sorvegliare, con le sole forze dell’ordine, le grandi superfici interessate dai furti. Un sistema di videosorveglianza, anzi, da questo punto di vista potrebbe costituire un elemento di sicurezza in più per l’intera collettività».
«Stiamo poi valutando – conclude Roggerone – di estendere anche ai grossisti olivicoli un protocollo di intesa analogo a quello che sottoporremo ai commercianti di fiori, dato l’intensificarsi dei furti negli stessi uliveti».