Continua senza sosta l’attività della Polizia di Frontiera, impegnata costantemente su più fronti. Predominante il controllo lungo la linea confinaria soprattutto in concomitanza con l’inizio della stazione estiva che vede un afflusso di turisti da e per l’Italia e la necessità di intensificare i controlli e l’impegno delle Forze dell’Ordine.
L’attenzione degli operatori si posa in particolare sui documenti esibiti i quali, se regolari, consentono agli esibitori di muoversi nello spazio Schengen con la massima libertà e proprio questa prerogativa determina la necessità di valutare ed analizzare con la massima professionalità ed attenzione quanto presentato dagli esibitori.
Proprio nella scorsa notte, gli Agenti del Settore di Frontiera, diretti dal dr Santacroce, durante verifiche effettuate nei pressi della barriera autostradale, hanno controllato, tra gli altri, i passeggeri di un pullman proveniente da Marsiglia e diretto a Milano.
L’interesse dei poliziotti si è diretta verso un giovane che cercava affannosamente un interlocutore, con una disinvoltura che celava finzione. Alla richiesta dei documenti il giovane, M..F. di appena 18 anni, ha esibito un passaporto albanese risultato autentico, ciò nonostante, il “fiuto” dei poliziotti li induceva a proseguire negli accertamenti e non sbagliavano. La successiva perquisizione estesa al bagaglio consentiva loro di rinvenire, ben occultata tra la biancheria, una carta di identità greca, apparentemente rilasciata da quelle Autorità.
Allertati dal nascondiglio, conducevano il giovane presso gli Uffici del Settore per continuare gli accertamenti sul documento rinvenuto mediante le apposite strumentazioni in dotazione, strumenti che consentono di scoprire anche le più sofisticate contraffazioni. Il lungo lavoro espletato in tal senso ha permesso di scoprire che la carta di identità rinvenuta era totalmente contraffatta e pertanto posta sotto sequestro, certo è che la stessa, se non fosse stata scoperta dai poliziotti, avrebbe consentito al giovane albanese di girare “indisturbato” sia in Italia che nei Paesi Schengen. Sono in corso ulteriori indagini sia sulla provenienza del documento che sul giovane albanese successivamente arrestato e che sarà processato per direttissima.