Si è tuffata in mare indossando un vestito rosso in solidarietà ai migranti, in particolar modo ai bambini che sempre più spesso sono vittime di naufragi nel mar Mediterraneo. Rita Rita Apgar, 73enne americana che vive in Italia dal 1972, ha mantenuto la promessa e si è presentata questo pomeriggio a San Lorenzo al Mare rispondendo all’appello di Don Luigi Ciotti che, nei giorni scorsi, ha invitato tutti a indossare una “maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità”, in solidarietà ai migranti che perdono la vita nel mar Mediterraneo.
“Don Ciotti – spiega Rita – aveva lanciato un appello per la maglietta rossa. Io non sapevo che le mamme vestono i loro bambini di rosso, quelli che prendono i barconi, così in caso di naufragio i bambini si vedono meglio. Io per solidarietà con Don Ciotti, vorrei ricordare tutte le sue parole, ovvero che dovremmo trovare tutti insieme delle soluzioni per stare meglio tutti quanti, che le spiagge siano posti di pace e di piacere, non di lutto.
Io sono pronipote di immigrati che sono fuggiti dalla carestia in Irlanda e sono fuggiti negli Stati Uniti, 150 anni fa, possiamo tutti essere tutti immigrati. A volte mi dicono:”Rita tu sei americana non sei immigrata, invece sono immigrata qui in Italia per piacere.
Quello che non mi va è che siccome la mia faccia è bianca e il mio passaporto è americano ho il permesso di viaggiare e andare ovunque e questo non è giusto, solo perché ho la faccia bianca e avevo il passaporto americano. Ci tengo a dire che due anni fa, per scelta personale, ho rinunciato alla cittadinanza americana, sono cittadina italiana da tanti anni, avevo la doppia cittadinanza. La mia scelta è legata alla mia posizione molto critica nei confronti degli Stati Uniti.
Il cartello l’ho scritto in inglese e dice: “mamma Mediterraneo, tu sei il nostro grembo, non la loro tomba”.
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