Al via la procedura di concordato per evitare il fallimento di Rivieracqua, società a capitale pubblico, gestore unico del servizio idrico provinciale.
Ad annunciarlo sono stati il presidente del Cda Gian Alberto Mangiante e il consigliere di amministrazione Sara Rodi durante la conferenza stampa di questa mattina a Sanremo.
Durante la prossima assemblea dei soci, in programma per il prossimo 25 luglio, verrà presentata la situazione del bilancio della società.
“Il bilancio 2017 prevede un risultato economico in negativo di circa 6 milioni di euro – ha affermato Mangiante durante la conferenza – Il differenziale netto tra creditori e debitori è analogo, quindi è di circa 6 milioni di euro”.
Per quanto riguarda la proposta di concordato, il presidente ha spiegato che “grazie a questa presentazione siamo in grado di poter effettuare delle manutenzioni in via ordinaria. Vogliamo assolutamente tutelare il bene della comunità e intervenire senza il timore che le somme si fossero rese disponibili di Rivieracqua fossero oggetto di pignoramenti o azioni giudiziari da parte dei creditori”.
Mangiante si è soffermato anche sulla situazione dei creditori, affermando che “la proposta di concordato verrà sottoposta a una verifica da parte del Tribunale e questo è la massima forma di garanzia che i creditori possano avere. Per quanto riguarda l’attività corrente i crediti sono prededucibili e immediatamente pagabili, possono essere pagati anche quelli precedenti se si può giustificare e attestare da parte di un terzo che il mancato pagamento potrebbe comportare un pregiudizio al patrimonio stesso della società.
Per quanto riguarda il futuro della società, il primo passo sarà “l’integrazione con le partecipate Amaie e Secom, salvo riuscire a traguardare anche l’acquisizione dei tre soggetti Amat, Aiga, 2i Rete Gas, che dovrebbero comportare l’applicazione della tariffa unica sul territorio che equivale al raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario della società.
Sicuramente il conferimento di Amaie e Secom è un passo assolutamente decisivo – ha concluso Mangiante – perché doterebbe Rivieracqua di un flusso finanziario di tutto rispetto e di un organigramma in grado di far svolgere la propria attività di impresa”.