23 Dicembre 2024 19:15

23 Dicembre 2024 19:15

SENZA UN BRACCIO E A RISCHIO SFRATTO, RACCONTA IL SUO DRAMMA A IMPERIAPOST:”CHIEDO SOLO UNA CASA DOVE VIVERE”/LA STORIA

In breve: A seguito dell'appello di Alessandra Bianchimani, imperiese da tempo attiva sul territorio per aiutare le persone in difficoltà, P. ha deciso di raccontare la sua storia a ImperiaPost,

Schermata 2018-07-14 alle 07.29.18

“Il 26 luglio rimarrò senza casa, sarò grato a chiunque potrà aiutarmi a trovare un’altra sistemazione”. Sono queste le parole di un anziano imperiese, che chiameremo “P.” per tutelarne la privacy, in difficoltà economiche e in condizioni di salute precarie, al quale è stato notificato lo sfratto da parte del padrone di casa.

A seguito dell’appello di Alessandra Bianchimani, imperiese da tempo attiva sul territorio per aiutare le persone in difficoltà, P. ha deciso di raccontare la sua storia a ImperiaPost, trattenendo a stento le lacrime, nella speranza di trovare una soluzione alla sua problematica.

Il racconto di P.

“Quando ero molto giovane ho avuto un terribile incidente stradale – racconta l’uomo – a causa del quale ho perso un braccio. È stato uno shock per me, mi ha cambiato la vita. Ho lavorato per 20 anni in una nota fabbrica locale. Non ho nessun aiuto, tranne una pensione di invalidità troppo bassa, però, per coprire tutte le spese. 

Negli ultimi anni la mia salute è peggiorata e ho subito diversi interventi. Il problema è che ora rischio di rimanere per strada perché sono stato sfrattato dal proprietario dell’appartamento dove vivo da circa 2 anni, a causa del ritardo del pagamento degli ultimi mesi.

Gli assistenti sociali mi hanno aiutato molto negli anni, sostenendomi nelle spese diverse volte. Purtroppo sono 60esimo in lista nelle case popolari.

Adesso il mio appello si rivolge a chiunque avesse un appartamento da affittare a un costo ragionevole. Alcune persone mi stanno aiutando a cercare un’altra sistemazione e si sono anche offerte di aiutarmi con l’affitto. 

In questo periodo non so più dove sbattere la testa e la solidarietà di queste persone mi ha ridato speranza. Grazie a tutti coloro che potranno darmi una mano a trovare un’altra sistemazione, ovviamente pagando il necessario”.

 

 

 

 

Condividi questo articolo: