“Giorno storico, abbiamo abolito i vitalizi ai parlamentari”. Così il vice premier e ministro Luigi Di Maio ha annunciato tramite un post su Facebook il taglio ai vitalizi agli ex parlamentari della Repubblica.
Tra gli ex parlamentari colpiti dai tagli c’è anche il neo sindaco di Imperia ed ex ministro Claudio Scajola, il quale, contattato da ImperiaPost, si dice contrario alla decisione, in quanto “mina l’assoluta indipendenza dei parlamentari” e “ principio fondamentale del diritto e cioè che le leggi non possono essere retroattive”.
Claudio Scajola
“Sono coinvolto anche io, come tutti gli ex parlamentari della Camera. Non ho ancora esaminato la questione, ma sono estremamente allarmato da un concetto barbarico di pensare che quello che è una cosa prevista dalla costituzione per garantire l’assoluta indipendenza del parlamentare, possa essere attaccato in modo demagogico. Per me è una scemenza.
Vedo il pericolo della condanna del ruolo dei parlamentari. Di grande qualunquismo e che apre un precedente gravissimo per le pensioni di tutti, perché viene meno un principio fondamentale del diritto e cioè che le leggi non possono essere retroattive. Hanno trovato un marchingegno che non mi pare sia degno di un paese civile. Non la condivido, ma mi rendo conto che è il periodo che si va per slogan e quindi come slogan viene bene.
Non so a quanto ammonta il taglio perché per ognuno è diverso secondo il periodo di quanto si è stati parlamentari e i contribuiti versati, ogni singolo caso è diverso”.
Il post di Luigi Di Maio
“FESTEGGIATE CON NOI: ABBIAMO ABOLITO I VITALIZI! FATELO SAPERE A TUTTI!
Dedico questa vittoria a tutti coloro che sono stati penalizzati dalla Fornero!
Abbiamo abolito i vitalizi agli ex parlamentari della Repubblica. Questa è una cosa che una cosa che negli ultimi 5-6 anni ci hanno detto che non si poteva fare. E invece l’abbiamo fatta. Abbiamo tolto questa ingiustizia. D’ora in poi, i parlamentari che hanno versato i contributi per tre anni in Parlamento, prenderanno il corrispettivo di quei contributi nella pensione che spetta a tutti i cittadini italiani”.