Dopo l’articolo pubblicato ieri riguardante la vicenda del giovane corriere multato per aver lasciato il suo furgone per una parte sulle strisce pedonali e la conseguente reazione dei cittadini ecco la lettera di Fabio, agente di Polizia municipale di un comune della provincia di Terni.
“In Italia ormai siamo abituati a non rispettare le regole più comuni,di convivenza civile.
Il codice della strada non lo rispetta più nessuno.
Quanti mandano messaggi o leggono Facebook sul cellulare mentre guidano, oppure semplicemente parlano,senza indossare l’auricolare o utilizzare il vivavoce? Quanti non rispettano l’obbligo di fermarsi per far attraversare le persone sulle strisce pedonali?
Quanti occupano i posteggi riservati, lo scivolo dei disabili e le strisce pedonali,magari solo per un caffè o una consegna?
Le rispondo io.
Troppi.
Lei ha raccontato la storia del povero corriere multato e del ” vigile” intransigente..folla inferocita addirittura che dava sostegno al povero corriere.
Ma il disabile che magari quella mattina stava per attraversare sulle strisce e che si è visto lo scivolo occupato,senza visibilità per attraversare la strada,cosa ritiene abbia fatto? Avrà ovviamente aspettato quei dieci minuti oppure avrà rinunciato ad attraversare la strada? Veda lei..
povero corriere multato o povero disabile costretto a rinunciare a qualcosa che ha diritto?
La folla inferocita forse si è posta dal lato del povero corriere multato,ma io sinceramente sto più dalla parte del disabile o del bambino che deve attraversare la strada sulle attrice,ma che dovrà per forza attraversare al di fuori,con una visibilità ridotta,con il rischio di essere investito.
Poteva essere un bambino,un anziano.
Un pedone che comunque non deve correre rischi quando attraversa.
Tutti lavoriamo,chi fa il corriere,chi è disoccupato, chi fa l’agente di polizia municipale,chi il carabiniere.
Persone,che cercano di fare il proprio lavoro e di vivere la propria vita,all’insegna del rispetto comune,delle istituzioni e delle norme.
Si faccia un giro all’estero,in Germania, in Austria, in svizzera e provi a vedere quanti guidano con il cellulare in mano.
Veda quanti non si fermano per far attraversare sulle strisce pedonali e quanti occupano abusivamente i marciapiedi,gli scivoli.
Provi a contare le infrazioni al codice della strada e quante persone le violano all’esterno.
Sono sicuro che vedrà un ordine senza confronti.
Poi ritorni in Italia e conti..vedrà un caos senza fine.
Quanti morti sulle strade,per uso del cellulare alla guida,disattenzioni varie,pedoni quotidianamente investiti sulle strisce pedonali..
I pochi che provano a far rispettare le regole vengono derisi,insultati,messi alla gogna.addirittura l’articolo sul giornale,definendo il corriere povero,subissa di critiche l’operatore che sta provando a fare il proprio lavoro.
Gli italiani poi che fanno, leggono i giornali e le notizie.
L’italiano medio legge la notizia che trasuda di odio verso la polizia municipale e,magicamente non vede più il vero problema.una sosta vietata,sulle strisce pedonali.
Dov’è la notizia? Un italiano di altri tempi avrebbe detto” bravi,avete fatto bene a multarlo”. Un italiano di oggi,infarcito dall’odio e dalla sfiducia dei mass media,esclama “.povero corriere”
Si’,i ruoli sono invertiti. La logica non esiste più,esiste solo l’anarchia e la volontà di scaldare gli animi.
Io ripongo piena fiducia e vicinanza all’operatore di polizia,costretto a lavorare in condizioni disumane,messo alla gogna non solo da chi tutela( tra i vari cittadini visti sulle foto ho notato molti anziani,categoria che sulle strisce pedonali e’ spesso la più debole) ma anche dagli organi di informazione.
Quando poi capita la disgrazia,tutti a puntare il dito sulle forze di polizia,colpevoli di non aver fatto rispettare le leggi.“