Venerdì 20 luglio alle ore 21 nell‘Oratorio di Sant’ Antonio Abate a Testico si terrà il concerto del “Duo O’ Carolan” composto dall‘arpista Elena Spotti e dal piper Fabio Rinaudo.
Questo appuntamento estivo rientra nel cartellone della rassegna “musica nei castelli di Liguria – la musica racconta…”che da 26 anni si svolge nei paesi, castelli e luoghi suggestivi di tutta la Liguria.
Il Festival,iniziato in questi giorni a Santa Margherita Ligure, passando da Spotorno e La Spezia giungerà a Testico, per proseguire via via in tutta la Liguria e terminare ad Arnasco con ben 42 appuntamenti tra luglio e settembre.
L’intento della rassegna fin dai suoi esordi è far conoscere le eccellenze del territorio ligure, ricco di storia e cultura, mediante la musica e lo spettacolo. Questa è stata una delle prime rassegne in Italia a coinvolgere un’intera regione coniugando la musica con le vestigia storiche e paesaggistiche liguri in ambientazioni particolari come ad esempio le Grotte naturali di Toirano o i Giardini Hanbury di Ventimiglia.
Teatro di questo evento per Testico sarà l’antico Oratorio, ma non si dimentichi che anche questo borgo ha avuto il suo maniero con funzione difensiva costruito dai Doria nel XIII secolo, del quale rimane solo qualche rudere sul monte Arosio (o Aroso).
Il Duo O’Carolan attraverso il suono dell’arpa e della cornamusa propone una raccolta di musiche e narrazioni tramandate oralmente fino al XVIII secolo. Si tratta di arie, danze e lamentations scozzesi e irlandesi. La serata testicese ha anche un fine educativo soprattutto nei confronti delle nuove generazioni.
Gli spettatori saranno avvolti da magiche atmosfere grazie ai suoni suggestivi di questi antichi strumenti e ai racconti di fiabe e realtà di un vissuto, quello del popolo celtico.
Dunque “la musica che racconta” ed educa alla conoscenza della storia evolutiva e del suono di affascinanti strumenti,che potremmo definire attualmente inusuali, e rievoca una cultura antica e sempre attuale allo scopo di non farne perdere le tracce, soprattutto tra i giovani della società odierna abituati all’ascolto di altro genere di musica e di strumenti.
La giusta congiunzione tra storia, arte, cultura ed educazione in uno scenario incantevole come il borgo di Testico che per una sera si fa palcoscenico non solo per i cultori della musica celtica ma anche per i profani e soprattutto per le nuove generazioni.