Due anni di reclusione (pena sospesa) per Jacopo Pisaturo, direttore sanitario della struttura “Il Cicalotto” e un anno e 8 mesi (pena sospesa)per Violka Ferhati, operatrice sanitaria. È questo il verdetto emesso oggi dal giudice per l’udienza preliminare Paolo Luppi nell’ambito del processo per i maltrattamenti ai danni degli ospiti della struttura gestita dalla Coop. Il Faggio a Nava. Assolte le altre due imputate Barbara Canestro, ex coordinatrice del personale infermieristico e Alessandra Capozzo, attuale coordinatrice.
Per queste ultime il Pubblico Ministero Antonella Politi aveva chiesto per ciascuna un anno di reclusione. Il giudice, rispetto alle richieste del PM, ha aumentato la pena nei confronti di Pisaturo (il PM aveva chiesto un anno e sei mesi) mentre ha diminuito la pena nei confronti della Ferhati (il PM aveva chiesto due anni e due mesi).
Gli altri riti alternativi
Hanno patteggiato Elena Stoica, Daniela Arranga e Massimo Deperi, rispettivamente 2 anni di reclusione la prima, 4 mesi la seconda e 2 anni e 8 mesi il terzo.
I legali di Barbara Armonti e Gleda Ascheri hanno richiesto la messa alla prova.
Nel dettaglio, per quanto riguarda Barbara Armonti, grazie alla memoria difensiva depositata dai suoi legali prima dell’udienza, il PM ha modificato capo d’imputazione riqualificando il reato di peculato in appropriazione indebita che consentirà alla difesa di accedere alla messa alla prova.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Fossati, Pilati, Modaffari, Novaro, Basso, Mager e Ditta.