Si avvia verso l’archiviazione l’inchiesta sulla piscina comunale Felice Cascione. Il motivo? Nonostante le criticità sull’edificio emerse dalle rilevazioni dei periti incaricati, non è possibile al momento attribuire responsabilità penali ad alcun soggetto.
L’inizio delle indagini
A seguito di una serie di esposti riguardanti la condizione igienica della piscina, in particolare riguardo i locali dei bagni e delle docce, era stata avviata un’indagine, per la quale la Procura aveva chiesto il sequestro della struttura, non convalidato però dal Gip.
Le analisi dei periti
Il Pm Grazia Pradella ha successivamente incaricato l’ingegnere Strutturista Enrico Sterpi di Genova di esaminare la condizione dell’edificio, per individuare eventuali rischi di cedimento. Sono stati evidenziate criticità da risolvere, in particolare un intervento al tetto della piscina, per il quale l’ex amministrazione Capacci ha stanziato i fondi, ma niente che potesse portare alla chiusura della struttura.
A sua volta, la Rari Nantes ha affidato all’ingegnere Domenico Albanese lo stesso compito, il quale è arrivato a identiche conclusioni, affermando che i locali possono essere usufruiti in sicurezza dall’utenza, “nel breve e medio periodo”.
Al momento, quindi, non risulta essere iscritto nessun nome nel registro degli indagati e l’indagine si sta avviando verso l’archiviazione. All’interno della richiesta di archiviazione, però, sembra che ci sia una critica del Pm sulla gestione della struttura da parte sia del Comune che della Rari Nantes.