Tornano i Tutor sulle autostrade italiane. È questa la notizia a quasi 2 mesi dallo stop annunciato da Autostrade per l’Italia a seguito della sentenza della Corte di Appello di Roma del 10 aprile 2018.
La causa ad Autostrade per l’Italia
Tutto ha avuto inizio da una piccola ditta toscana, la Craft di Greve in Chianti (Firenze), che ha fatto causa alla società autostradale sostenendo che avesse copiato un suo brevetto per il Tutor. Il 10 aprile scorso, la Corte d’Appello di Roma ha ordinato la rimozione del dispositivo. A seguito della sentenza, Autostrade per l’Italia ha chiesto la sospensione dell’esecuzione presso la Cassazione, ma i giudici hanno rigettato il ricorso, sostenendo che la società non ha nessun obbligo di installare gli strumenti, quindi non è legittimata ad ottenere la sospensione dell’esecuzione della sentenza.
In funzione il nuovo sistema di controllo della velocità
I tutor erano stati disattivati disattivati, ma adesso sta entrando in funzione il nuovo sistema di controllo chiamato SICVe-PM, a disposizione della Polizia Stradale, al fine di far fronte all’esodo estivo.
Il sistema di controllo sarà inizialmente installato in 22 tratte autostradali, ovvero a Reggio Emilia-Campegine e la Campegine-Parma; Albisola-Celle Ligure e Celle Ligure-Albisola; Valle del Rubicone-Cesena; Faenza-Forlì; Cesena-Valle del Rubicone e Valle del Rubicone-Rimini nord; Firenzuola-Badia e Badia-Fiorenzuola; All. Dir. Roma nord-Ponzano Romano; Ponzano Romano-Magliano Sabina; Magliano Sabina-Orte; San Vittore-Cassino; Cassino-Pontecorvo; Colleferro-Valmontone; All. Dir. Roma sud-Colleferro; San Vittore-Caianello; Baiano-Avellino ovest; Avellino ovest-Baiano; Sarno-Palma Campania; Allacciamento A1/A30-Nola.
Prossimamente si aggiungeranno altre tratte, attualmente in fase di valutazione.