Quarantadue chilometri, panorami mozzafiato e 25 mila persone intorno. Tutto questo è la maratona di San Francisco, svoltasi domenica 29 luglio.
Tra le migliaia di persone c’era anche un’imperiese Cristina Capacci, accompagnata dal marito Alessandro Giordano, che ha avverato il suo sogno di percorrere la maratona nella splendida città californiana.
Cristina ha 52 anni e da tempo coltiva la passione della corsa, partecipando a maratone in giro per il mondo.
L’esperienza raccontata da Cristina Capacci
Come mai ha deciso di correre la maratona di San Francisco?
“Correre in California, specialmente sul Golden Gate, era il mio sogno da tempo. Conoscendo questo desiderio, mio marito ha deciso di regalarmi questa esperienza per i 25 anni di matrimonio. È stata dura, ma una grande soddisfazione. Passava in tutta la città, quindi è stata meravigliosa”.
Quali sono state le difficoltà più grandi?
“Sicuramente il fatto che San Francisco è tutta “sali e scendi”. Inoltre, il tempo non è stato clemente, c’era freddo e vento, specialmente sul ponte. Inoltre bisogna contare che si partiva alle 5.30 del mattino, quindi ci siamo svegliati alle 3.30″.
Quanto tempo ha impiegato a percorrere il giro?
“Circa 4 ore, è stato molto impegnativo, ma indimenticabile”.
L’aspetto più bello?
“Oltre alla bellezza del posto, sicuramente il fatto di essere in mezzo ad altre 25 mila persone, circa, provenienti da tutto il mondo. Questa multiculturalità rispecchia l’anima della città stessa, ricca di ogni diversità”.
Non è la prima maratona che affronta, quale ricorda con più piacere?
“La prima maratona l’ho corsa nel 2011. Avevo iniziato a correre 2 anni prima, cominciando dalla mezza maratona a Imperia 2010, da lì è nato il mio entusiasmo per questa disciplina. Adesso corro circa 3 volte a settimane e 2 maratone all’anno.
Ognuna ha il suo fascino e la sua storia, anche se sono sempre 42 km. A parte i percorsi diversi, ognuna ti lascia un’emozione diversa. Sicuramente la prima in classifica è quella di New York. C’erano 50 mila persone. Dublino anche mi è rimasta nel cuore per la sua particolarità, imparagonabile.
E adesso ha già in mente la prossima meta?
“Ne ho ancora tante da realizzare. Mi piacerebbe correre quella di Boston. È molto difficile iscirversi, richiedono varie particolarità. Avendo fatto questa di San Francisco, però, ho la possibilità di partecipare”.
Un consiglio per chi vorrebbe cimentarsi nella stessa impresa?
“Credo sia solo questione di testa, qualsiasi cosa tu voglia fare ci puoi riuscire con impegno e volontà. Per me è un divertimento, non ho particolari obiettivi sportivi, è un piacere.
La cosa bella è che tanta gente a Imperia corre, è uno sport che unisce e che non necessita di molta attrezzatura. Basta solo un paio di scarpe, si può fare in qualsiasi orario, a qualsiasi età e si può fare all’aria aperta”.
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