La Polizia di Frontiera di Ventimiglia, alla guida del Dirigente Martino Santacroce, mette in campo uomini e risorse per attuare nel migliore dei modi il dispositivo “FRONTIERE SICURE”, studiato e disposto nei minimi dettagli del Direttore della 1^ Zona di Torino, dr. Raffaele Cavallo, con lo scopo di intensificare l’azione di prevenzione e repressione dei reati, per rendere più sicura e tranquilla l’estate di connazionali e stranieri.
Per quanto attiene la Polizia di Frontiera, sempre molto presente sulla zona confinaria che comprende sia i punti nevralgici quali la barriera autostradale e i valichi stradali di Ponte San Ludovico e San Luigi, che quelli meno frequentati, quali Fanghetto ed Olivetta, vengono messe in campo una ventina di pattuglie al giorno con circa 50 uomini in divisa oltre a servizi di polizia giudiziaria in abiti civili; nella giornata di domenica, cui si riferiscono i dati , sono stati controllati oltre 150 veicoli (si arriva anche a punte di 200) e sono state identificate, in una giornata appunto, oltre 500 persone.
Proprio questa attenzione e meticolosità nei controlli, ha permesso l’arresto di 4 persone una delle quali con doppio provvedimento, e precisamente:
nei pressi della barriera autostradale in ingresso in Italia, un sessantenne italiano di Battipaglia, controllato a bordo di pullman di linea proveniente da Nizza e diretto a Stoccarda (Germania), dopo le verifiche in Banca Dati è emerso a suo carico un Ordine di consegna per l’esecuzione della misura di sicurezza emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara del 24.5.2018 che ne disponeva la sua consegna alla Polizia Penitenziaria della Casa di Lavoro di Vasto (CH) per reati truffa.
Sempre in barriera A/10, arrestato un senegalese di 28 anni, proveniente da Barcellona e diretto a Monaco di Baviera: lo straniero risultava titolare di un Provvedimento di espulsione del Prefetto di Torino del 2017 e un Ordine del Questore sempre di Torino di quest’anno. E’ stato pertanto tratto in arresto per aver fatto rientro in Italia prima dei 5 anni come previsto dalla vigente Legge.
Sono stati invece controllati nei pressi della stazione ferroviaria ed arrestati, a seguito di minuziosi accertamenti, un cittadino nigeriano di 30 anni sul quale pendeva un provvedimento di rintraccio per notifica inerente a fatti accaduti in provincia di Genova ai primi di luglio, durante i quali si era reso responsabile di violenza, resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale, dimostrando una condotta particolarmente violenta ed aggressiva.
Anche in occasione dei controlli effettuati degli Agenti del Settore di Frontiera, l’uomo ha mantenuto atteggiamenti violenti che ha perpetrato all’interno dell’Ufficio, sferrando calci e pugni alla porta della camera di sicurezza ed assumendo atteggiamenti di oltraggio alla pubblica decenza.
Infine un marocchino di 29 anni, controllato a bordo del treno “Thello” proveniente dalla Francia. Lo straniero, totalmente privo di documenti, dopo essere stato sottoposto a fermo di identificazione è risultato destinatario, sotto un alias, di una revoca di decreto di sospensione di ordine di carcerazione e ripristino dell’Ordine medesimo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano, dovendo espiare 8 mesi di reclusione per furto aggravato. Gli accertamenti esperiti a suo carico hanno permesso, altresì, di scoprire un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Milano, con relativo Ordine di quel Questore dell’aprile del 2018. In questo caso è previsto altresì l’arresto per aver fatto rientro in Italia prima dei 5 anni previsti dalla Legge.