“O te ne vai o finisce male”. Sono queste le parole che Marco Fusi, apprezzato clarinettista e artista di strada della provincia di Como (noto per essere stato multato di ben 5 mila euro la scorsa estate mentre si esibiva nella centralissima via Matteotti a Sanremo), si sarebbe sentito rivolgere mentre suonava il suo strumento in via Bonfante, sotto i portici di Oneglia, questa mattina.
A pronunciare quelle parole sarebbero stati altri due artisti di strada, di origine rumena, sostenendo di aver diritto di posizionarsi in quel punto, dove si trovava Fusi.
Spaventato dalle minacce, il clarinettista ha avvertito i Carabinieri, che sono giunti sul posto insieme alla Polizia Municipale. Dopo le opportune verifiche, i due artisti di strada si sono allontanati, ma anche a Fusi è passata la voglia di suonare.
Marco Fusi
“Mi stavo esibendo come al solito, sono arrivati due signori che dall’aspetto sembravano zingari. Uno mi ha detto: “Questo è il mio posto di lavoro, te ne devi andare altrimenti finisce male”, mentre l’altro mi guardava in maniera truce. Così ho chiamato i Carabinieri che mi hanno detto che non potevano fare niente, perché sono della comunità europea. Io ho detto che non mi sembravano tipi rassicuranti, mi sentivo minacciato. Quindi o abbasso la testa o questi se ne vanno in giro indisturbati e non so cosa può succedere.
Io ho mandato la richiesta mandando una mail al sito del Comune, come al solito. A parte questo, quello che è successo la trovo una cosa intollerabile. Io ora non suono più, non ho più voglia di stare qui.
Spero di tornare a Imperia a suonare, di sicuro oggi non ne ho voglia.
Ci tengo a sottolineare che non ho nulla contro gli zingari, ho suonato con uno dei più grandi dei musicisti zingari. Io ce l’ho con chi ha questi atteggiamenti”.
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