6 Novembre 2024 02:20

Cerca
Close this search box.

6 Novembre 2024 02:20

IMPERIA: ONDATA DI CALDO, CANI A RISCHIO COLPO DI CALORE. I CONSIGLI DEL VETERINARIO NACLERIO:”APPENA SI NOTANO ALCUNI SINTOMI…”

In breve: Sono stati numerosi, purtroppo, gli episodi in cui i colpi di calore hanno causato malori ai nostri amici a quattro zampe, portandoli, in alcuni casi, perfino alla morte.

Schermata 2018-08-16 alle 10.56.32

L’ondata di caldo che sta colpendo il territorio imperiese, e non solo, nell’arco dell’estate in corso sta mettendo a dura prova non solo le persone, ma anche gli animali.

Sono stati numerosi, purtroppo, gli episodi in cui i colpi di calore hanno causato malori ai nostri amici a quattro zampe, portandoli, in alcuni casi, perfino alla morte.

Colpi di calore fatali per gli animali domestici

L’ultimo caso a Imperia, ha visto il coinvolgimento di due boxer, stroncati da un colpo di calore. Proprio i padroni, sconvolti per l’accaduto, hanno contattato la redazione di ImperiaPost per invitarci a sensibilizzare le persone sull’argomento, a volte sottovalutato, al fine di evitare che la stessa cosa possa succedere ad altri animali.

Accogliendo la richiesta, abbiamo deciso di intervistare il dottor Naclerio Valentino, medico veterinario a Imperia e Diano Marina allo Studio Veterinario Dea Diana, chiedendo consigli sulla prevenzione dei colpi di calore e su come agire in caso di emergenza.

L’intervista al dottor Naclerio Valentino

Partiamo dall’inizio, che cos’è un colpo di calore?

“Innanzitutto, bisogna prima fare una distinzione tra colpo di sole e colpo di calore. Il primo è legato all’esposizione ai raggi solari e agli eritemi che si possono formare. Il colpo di calore, invece, è legato all’aumento delle temperature corporee, ipertermia, che può creare problemi agli organi interni anche gravi e perfino fatali.

La nostra temperatura corporea è intorno ai 36-37 gradi, mentre quella degli animali è intorno ai 38-39. Quando accumulano troppo calore e salgono a 40-41 gradi e oltre, diventa un serio pericolo per la loro salute”.

Come disperdono il calore gli animali?

Gli animali non sudano se non dai polpastrelli, quindi il problema diventa la dispersione del calore che accumulano.

In giornate calde come quelle che stiamo vivendo, non sudando, il loro modo di disperdere calore è attraverso la respirazione, buttando fuori l’aria calda. Il problema è che, essendo calda anche l’aria che inspirano, non cala la loro temperatura. Surriscalandosi, arrivando a un punto in cui non riescono più a termoregolarsi e si alza la temperatura corporea oltre i 40 gradi”.

Innanzitutto, come fare per evitare l’aumento della temperatura corporea?

“La prevenzione è importantissima, anzi essenziale. La cosa più banale è quella di evitare che gli animali siano esposti al sole nelle ore più calde, specialmente se fanno movimento fisico. Importantissimo è lasciare sempre a disposizione tanta acqua e fresca. Se sono in casa da soli, lasciare circolare l’aria, non permettere di accedere al terrazzo autonomamente, perché potrebbero stare al sole per troppo tempo senza sapersi regolare. Se si va in macchina, effettuare solo spostamenti brevi”.

Particolari accorgimenti in auto?

“Ovviamente non bisogna lasciare gli animali chiusi in auto, ma neanche fare viaggi troppo lunghi, poiché, specialmente se tenuti nel bagagliaio, non c’è abbastanza aria fresca e il sole surriscalda terribilmente il veicolo. Bisogna quindi farli scendere, farli bere e prendere aria, anche se si usa l’aria condizionata”.

Quali sono i sintomi che ci fanno capire che un animale ha un colpo di calore?

“Dato che disperdono più facilmente la temperatura con la respirazione, il primo segno è l’aumento della frequenza respiratoria. I cani vanno in affanno, ansimando, anche senza aver fatto troppo esercizio fisico e, in caso di esercizio fisico, l’effetto è ancora più manifesto. In presenza di questo sintomo, bisogna subito portare l’animale all’ombra, in un posto fresco, e dargli acqua da bere.

Se la situazione peggiora, inoltre, i cani si sdraiano a terra, senza forze. Dopodiché le pupille si dilatano, con lo sguardo fisso. In questo caso, va subito contattato un veterinario, perché siamo in una situazione di estrema gravità”. 

Cosa fare quando ci si rende conto che l’animale è andato in ipertermia?

“Innanzitutto, ripeto, chiamare un veterinario, chiedere consiglio e portarlo al centro più vicino. Nel frattempo, si può bagnare con acqua fresca, se non direttamente, con un asciugamano bagnato, oppure arieggiare il luogo con un ventilatore. Si può usare anche il ghiaccio all’interno di un panno bagnato. 

Bisogna fare attenzione, però, a non abbassare troppo bruscamente la temperatura corporea e a non andare al di sotto dei 38 gradi, altrimenti si rischia di andare in ipotermia. In particolare, non bisogna somministrare nessun farmaco senza le direttive del veterinario.

Chi sono i soggetti più a rischio?

“Sicuramente i cani brachicefali, ovvero le razze con il muso schiacciato, ad esempio i boxer, i bulldog inglesi o francesi, gli shih tzu, poiché hanno ancora più difficoltà respiratorie. Il respiro è fondamentale perché serve per buttare fuori aria calda e prenderne fresca. Stessa cosa per i gatti con la stessa caratteristica, come i persiani. Un animale a cui bisogna stare particolarmente attenti è il coniglio, perché patisce molto il caldo. Inoltre, trovandosi spesso in gabbia, è essenziale accertarsi che non rimanga mai sotto il sole, ma sempre all’ombra in una zona areata. Sono a rischio, in generale, tutti gli amali più anziani, perché possono avere problemi respiratori o cardiologici”. 

Avete avuto molti casi di colpi di calore?

“Sì, durante la scorsa estate e quella corrente, entrambe molto calde e afose, si sono registrati diversi casi, soprattutto con animali anziani e brachicefali. La cosa più importante è far leva sulla prevenzione, per evitare di arrivare ad avere un colpo di calore, dato che le conseguenze possono essere spesso molto gravi. Quando però ci si trova a dover affrontare un’emergenza, non mi stancherò di dirlo, è sempre bene affidarsi a un medico per evitare di peggiorare la situazione”.

Condividi questo articolo: