Un viaggio di 2400 chilometri, a piedi, da Bergamo a Santiago, chiedendo ospitalità e un pasto caldo, per sensibilizzare le persone sulla prevenzione e la lotta contro il cancro, e per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di apparecchiature per la diagnosi precoce della malattia. È questo “2 Cuori in Cammino”, l’audace progetto di una coppia di Monasterolo, Marco Rovati, 40 anni, e Laura Bonetti, 44 anni, che ha avuto inizio il 19 novembre 2016 e che si è concluso nel marzo del 2017. Un cammino che, tra le tante tappe, è passato anche per Imperia (Torrazza) e Diano Marina e ha permesso di raccogliere 6.554 euro con i quali è stata acquistata una sonda per un ecografo di ultima generazione, donata al reparto di senologia dell’Azienda ASST Bergamo Est (Bolognini di Seriate).
L’annuncio di Marco e Laura e il racconto del viaggio
Chi di voi ci segue da un paio di anni, ricorderà il nostro Cammino da Bergamo a Santiago: 2.300 km a piedi per parlare di prevenzione e raccogliere fondi per l’acquisto di materiale per la senologia.
A novembre 2016, in collaborazione con l’Associazione “Cuore di Donna”, è nato il progetto “2 Cuori in Cammino”, che ci ha portato ad attraversare a piedi, passo dopo passo, il nord Italia, Francia e Spagna, per raggiungere Santiago de Compostela ed infine Finisterre, sull’oceano.
Durante quei tre mesi di cammino abbiamo incontrato persone meravigliose. Persone che ci hanno ospitato, persone che hanno camminato con noi, persone che ci hanno raccontato della loro battaglia contro il cancro, persone che hanno donato per il nostro progetto.
In Italia è stato tutto relativamente facile, grazie al supporto di tante persone. Si trattava solo di camminare, giorno dopo giorno, con i nostri zaini in spalla.
In Francia è diventato tutto più difficile. Eravamo soli, in inverno, con difficoltà a trovare alloggi e cibo, e con sentieri poco segnati. Tante difficoltà logistiche, ma con un po’ di testardaggine e perseveranza, abbiamo attraversato anche la Francia.
Giunti in Spagna, il cammino è diventato una ‘passeggiata’. Gli ultimi 700km, ben segnati. La sensazione era di essere ormai arrivati.
Ed infine, eccoci a Santiago de Compostela. Obiettivo raggiunto insieme ad una piccola delegazione di donne di “Cuore di Donna” che si è unita a noi per le ultime due tappe di un lungo cammino.
2.300 chilometri durante i quali abbiamo diffuso il messaggio della prevenzione, grazie anche alla risonanza data da giornali, radio e articoli online.
Durante quei mesi di cammino abbiamo anche avviato una raccolta fondi per l’acquisto di apparecchiature per la senologia. Grazie alle donazioni di tantissime persone abbiamo raccolto ben 6.554 Euro. Pochi? Tanti? Dipende tutto dai punti di vista.
Il nostro ‘Cammino da Bergamo a Santiago’ si è concluso a Marzo 2017. Ed ora, dopo più di un anno, abbiamo importanti notizie da condividere con voi, a degna conclusione di questo importante cammino.
Come sono state utilizzate queste donazioni? Molti di voi ce lo hanno chiesto nell’ultimo anno A dire il vero… ce lo chiedevamo anche noi.
Ebbene… un paio di mesi fa abbiamo ricevuto una comunicazione da parte dell’Associazione ‘Cuore di Donna’: ‘La presente per comunicare che grazie alle donazioni ricevute con il Progetto 2cuorincammino… Contro il cancro , siamo riuscite ad acquistare una sonda per un ecografo di ultima generazione’. La suddetta sonda è stata donata al reparto di senologia dell’Azienda ASST Bergamo Est (Bolognini di Seriate).
Che dire? Fantastico. È un’emozione sapere che i nostri passi e i nostri racconti hanno stimolato le vostre donazioni... e le vostre donazioni si sono concretizzare in uno strumento per la senologia che aiuterà nella lotta contro il cancro.
È un’emozione che scalda il cuore sapere che tante persone hanno contribuito a questo importante progetto, divulgando il messaggio della prevenzione e contribuendo economicamente. Vorrei fare i nomi di tutti voi… uno ad uno… ma sono sicura che finirei con dimenticare qualche nome.
Quindi… GRAZIE DI CUORE A TUTTI
Grazie a nome nostro e a nome delle donne che beneficeranno di questa sonda.
Ricordatelo sempre: Prevenzione è vita”.