A distanza di 24 ore dal crollo del ponte Morandi, a Genova, trapelano i primi nomi delle vittime della tragedia consumatasi ieri, 14 agosto, poco prima di mezzogiorno. Le vittime accertate in totale sono 39. Tra queste tre bambini di 8, 12 e 13 anni. Delle 39 vittime, alcune non sono ancora state identificate. Durante la notte sono proseguite senza sosta le operazioni di soccorso alla ricerca di eventuali sopravvissuti.
C’era chi partiva per le vacanze, chi andava al lavoro e chi andava a trovare i parenti. Compagnie di amici, coppie di fidanzati, intere famiglie, lavoratori. Tutti spazzati via in pochi secondi per una delle più terribili tragedie dell’ultimo secolo.
Le vittime della tragedia
Roberto Robbiano, 44 anni, la moglie Ersilia Piccinino, 41 anni, e il figlio Samuele, 9 anni, partiti da Genova Voltri, percorrevano il ponte Morandi per raggiungere i parenti e poi partire per la Sardegna.
Un’altra famiglia distrutta è quella di Andrea Vittone, 49 anni. Era in macchina insiema alla compagna Claudia Possetti, 48 anni, e i due figli della donna, Manuele e Camilla Bellasio, rispettivamente di 16 e 12 anni.
Trovati senza vita anche quattro amici di Torre del Greco, tutti ventenni. Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione. Erano a bordo di una Golf, diretti a Nizza e poi a Barcellona.
Stavano invece raggiungendo l’imbarco per la Sardegna quattro giovani francesi, Nathan Gusman, 20 anni, Melissa Artus, 22 anni, Nemati Alizè Plaze, 20 anni, e William Pouza Doux, 22 anni.
Stava andando in vacanza anche Francesco Bello, 41 anni, trovato all’interno di una Audi A3 nel greto del Torrente Polcevera.
Mirko Vicini, 31 anni, Bruno Casagrande, 35 anni, operatori ecologici della Amiu, stavano lavorando all’interno dell’isola ecologica quando sono stati travolti dai detriti del ponte Morandi. A pochi passi, travolto anch’egli, Sandro Campora, 55 anni.
Sul ponte, al momento del crollo, c’era anche Elisa Bozzo, 34 anni, di Busalla. Anche per lei, il voto di quasi 50 metri, è stato fatale.
Tra coloro che non ce l’hanno fatta anche Andrea Cerulli, 48 anni, portuale della Culmv, grande tifosi del Genoa. È morto mentre andava al lavoro.
Anche Marjus Djerri e Edy Bokrina stavano andando al lavoro. Erano a bordo del furgone Qubo della EuroPulizia.
Gennaro Sarnataro, 48 anni, camionista per la France Logistica, ditta di trasporti di Scafati. Tornava dalla Francia. E’ stato il suo capo a riconoscere il camion dalle immagini trasmesse in tv e a lanciare l’allarme. Lascia la moglie e due figli. Estratto vivo dalle macerie, è arrivato in codice rosso in Ospedale, ma non è riuscito a sopravvivere.
Giorgio Donaggio, 57 anni, savonese, campione di Trial e titolare della Donaggio Boat Service, si stava recando a bordo della propria auto a Santa Margherita Ligure. Il crollo del ponte non gli ha lasciato scampo. Lascia la moglie e tre figli.
Alessandro Robotti, 50 anni, e la compagna, Giovanna Bottaro, 43 anni, piemontesi, stavano tornando da una vacanza al mare a Varigotti quando sono rimasti inghiottiti dal crollo del ponte Morandi.
Angela Zerilli, 58 anni, di Milano, funzionaria della Regione Lombardia, era in vacanza nel levante ligure. Anche per lei il crollo è stato fatale.
Luigi Matti Altadonna, 35 anni, originario di Borghetto Santo Spirito, ma da tempo residente a Genova, è stato identificato dai familiari in ospedale.
Tra le vittime anche Juan Carlos Pastenes, 64 anni, chef, la moglie Leyla Nora Rivera Castillo, 47 anni, e un amico della coppia, Juan Ruben Figueroa Carrasco, 68 anni. I tre vivevano a Genova ormai da circa 30 anni e si trovavano insieme in macchina al momento del crollo. Stavano andando in vacanza.
Henry Diaz Henao, 28 anni, colombiano, studente di ingegneria a Genova. Il suo corpo è stato riconosciuto dalla mamma Nora Elena. Viveva a Uscio, entroterra genovese. Ad accompagnarla alla camera ardente dell’ospedale San Martino il sindaco del paese, Giuseppe Garbarino. Era un grande tifoso interista e il sito dell’Inter Club Colombia lo ha ricordato con una foto.
Trovati senza vita anche Marian Rosca, 36 anni, autotrasportatore romeno, e Vincenzo Licata, 57 anni. Licata, autotrasportatore, unitamente alla moglie e ai suoi due figli, da qualche decennio aveva lasciato il paese d’origine, Agrigento, per trasferirsi a Vicenza. Stava eseguendo l’ennesimo trasporto prima di essere coinvolto nell’immane tragedia del crollo del ponte Morandi. I familiari, sapendo della tratta percorsa dal congiunto, hanno provato subito a mettersi in contatto con lui. Tentativi che purtroppo sono risultati vani e in mattinata nell’ospedale del capoluogo ligure, il riconoscimento della vittima.
Il crollo del ponte è stato fatale anche per Marta Danisi, 29enne siciliana di Sant’Agata di Militello, lavorava come infermiera ad Alessandria dallo scorso 20 aprile. Era in auto con il fidanzato Alberto Fanfani, 32 anni, anestesista, toscano. Anche per lui non c’è stato nulla da fare.
Un’altra coppia si trovava insieme in auto al momento del crollo, Stella Boccia, di 23 anni, residente a Viciomaggio, e Carlos Jesus Eraso Trujillo, 27, anni, residente a Capolona.