Partite Iva intestate a persone con malattie incurabili per comprare e rivendere merce sottobanco. È questa la truffa da decine di migliaia di euro di cui due indagati sono accusati di aver messo in atto, approfittando della condizione precaria di salute dei pazienti, negli ospedali di Imperia e Sanremo.
Le indagini della Procura e della Finanza di Imperia
L’inchiesta della Procura e della Guardia di Finanza di Imperia, coordinata dal PM Alessandro Bogliolo, è partita da un assegno sospetto che ha portato alla scoperta di diverse operazioni commerciali che terminavano con un mancato pagamento. Queste operazioni hanno portato all’individuazione di due sospettati F.P., 50enne, di Imperia, e P.P., di Milano e sono scattate le perquisizioni del nucleo mobile delle Fiamme Gialle tra Imperia, Sanremo e Arma di Taggia.
A nome dei malati, la coppia acquistava merce (derrate alimentari, abiti, elettrodomestici, ecc), in tutta l’Italia, senza pagarla, e la rivendeva a prezzi stracciati a ditte imperiesi e di altri luoghi. Ancora da verificare l’eventuale conoscenza della provenienza illegale della merce da parte degli acquirenti. I fornitori della merce, non essendo pagati, inviavano solleciti ai titolari delle partite IVA.
Nella lista degli indagati potrebbero essere inseriti anche i titolari delle partite Iva, considerate “teste di legno”, ossia coloro che hanno accettato di essere intestatari fittizi di una società in cambio di pochi soldi. La loro condizione di salute precaria potrebbe essere considerata attenuante.