“Potrebbero esserci ancora 10-20 dispersi”. Sono queste le parole del procuratore della Repubblica di Genova Francesco Cozzi, a circa 48 ore dalla tragedia del crollo del ponte Morandi, che ha causato, finora, 38 vittime accertate e 16 feriti.
Il bilancio, però, sembra essere destinato ad aggravarsi ancora, perché tra le macerie potrebbero esserci ancora diverse persone.
L’emergenza continua
I vigili del fuoco, la protezione civile e tutti i soccorritori sono ancora al lavoro senza sosta per trovare gli ultimi dispersi, scavando notte e giorno. Per ottenere un’idea più precisa delle persone presenti sul ponte al momento del crollo, la Procura sta acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’autostrada.
Nel frattempo, ci sono da gestire oltre 600 sfollati, dalle 11.50 di martedì 14 agosto hanno dovuto abbandonare le loro case.
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