“Nel bel mezzo della serata, durante la settimana di ferragosto, abbiamo dovuto fermare tutte le giostre a causa di un esposto di un turista”. Sono queste le parole pronunciate da Danilo Castagna, organizzatore di “Dianoland”, parco divertimenti di Diano Marina in zona Villebone, amareggiato per l’episodio verificatosi nel “clou” della stagione estiva.
Tutto sarebbe nato dall’esposto di una persona, proprietaria di una seconda casa a Diano Marina nei pressi del Luna Park, infastidita dal rumore proveniente dal parco giochi. Per verificare la situazione, sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Arpal e la Polizia Municipale, che hanno dovuto quindi interrompere la serata per alcuni minuti.
Il racconto di Danilo Castagna
“Ieri sera alle 22.20, giovedì 16 agosto, nel bel mezzo della serata della settimana di ferragosto, abbiamo dovuto bloccare tutto per permettere i controlli di Arpal e Polizia Municipale – racconta Danilo Castagna, dell’organizzazione – sono dovuti intervenire a seguito di un esposto presentato da un turista”.
Il motivo dell’esposto?
“A quanto pare, questa persona si lamenta del rumore provocato dalle pompe dell’attrazione “Cascate del Niagara“, ovvero dei tronchi che scivolano sull’acqua. È la prima volta che ci succede“.
Cosa è successo durante i controlli?
“Per permettere i controlli di Arpal e Polizia Municipale abbiamo dovuto spegnere la musica e fermare tutte le attrazioni con sopra i bambini. La gente si è davvero stupita e si è iniziata a lamentare, inveendo contro la Polizia Muncipale, che non ne poteva niente e che stava solo facendo il suo lavoro. I bambini erano molto dispiaciuti. Per noi è stato un grave danno, era una delle serate più importanti della stagione. Tanta gente ha iniziato ad andare via, anche se l’interruzione è durata una decina di minuti. Dopo i controlli i tecnici sono andati via e abbiamo ricominciato a lavorare. Non sappiamo ancora l’esito”.
Da quanto siete sul territorio?
“Io ho iniziato ad occuparmi di giochi e attrazioni dal 1982 con il Luna Park di Cervo e poi di Diano. Prima ci concentravamo solo sulle attrazioni per bambini, con “Mondo Bimbo”, mentre adesso ci rivolgiamo anche ai ragazzini più grandi. È un ambiente sano, si divertono, passano le serate in compagnia. Praticamente ho visto crescere due generazioni. Adesso i bambini che venivano tanti anni fa vengono con i loro figli. Rispettiamo tutte le regole e tutti i residenti sono molto contenti del nostro lavoro. Anche l’amministrazione è felice di avere un’attrazione così sul territorio. Ci sono 20 famiglie che lavorano per questo Luna Park“.
Adesso continuerete a lavorare?
“Sì abbiamo ripreso come sempre, anche se ormai la stagione sta finendo, un esposto adesso è praticamente inutile. Il 19 metà luna park si sposta, mentre l’altra metà rimane fino al 26. Noi rispettiamo tutte le regole. Abbiamo la concessione, paghiamo la Siae e tutto il necessario. Il volume della musica è basso e alle 23 la spegniamo. Alle 24 chiudiamo e poi, tempo di smontare, andiamo via. Ci dispiace molto aver causato disagio a questa persona, ma se fosse venuto a parlarcene avremmo cercato di trovare una soluzione. Invece così è stato davvero spiacevole. Dispiace per l’accaduto soprattutto perché siamo in un paese turistico e invece di incrementarlo si uccide”.