Volano gli stracci tra i capigruppo di maggioranza e il capogruppo del Movimento 5 Stelle Maria Nella Ponte che lo scorso 23 agosto aveva contestato lo svolgimento a porte chiuse della conferenza capigruppo. I capigruppo di maggioranza Claudio Ghiglione (Imperia Insieme), Daniele Ciccione (Obiettivo Imperia) e Vincenzo Garibbo (Area Aperta) intervengono in risposta alle dichiarazioni della Ponte.
“In riferimento alla fantasiosa presa di posizione della consigliera dei 5 stelle Nella Ponte, inerente quanto accaduto nella conferenza capigruppo del 23 agosto, crediamo sia il caso di chiarire un paio di concetti che, evidentemente, sfuggono alla citata consigliera che, in due mesi di attività, ha regalato perle di saggezza e straordinaria incidenza amministrativa che già la pongono assolutamente in linea con la fulgida tradizione del Movimento 5 Stelle nel consiglio comunale di Imperia.
Come tutti i consiglieri comunali sanno, la conferenza dei capigruppo non è il sancta sanctorum della Spectre, come pare ritenere la simpatica consigliera Ponte: alla conferenza partecipano tutti i Capigruppo, di maggioranza ed opposizione, tutte le pratiche sono indicate in un ordine del giorno e la seduta viene verbalizzata. Massima e totale trasparenza.
La conferenza ha la funzione di stabilire l’ordine del giorno del consiglio comunale e la data del suo svolgimento, non esamina e non entra nel merito delle pratiche. Tutto qui.
La conferenza non è segreta, ma è e deve essere, come è sempre stata, a porta chiuse. Sono due concetti non sovrapponibili.
La conferenza è fatta per lavorare, valutare come calendarizzare i lavori e far lavorare al meglio il consiglio comunale; non è un palcoscenico per dare spettacolo o fare propaganda. Non serve e non ha senso la presenza di giornalisti o ‘consulenti’ dei consiglieri comunali. Anche perché, non ce ne voglia la consigliera Ponte, il fatto che un consigliere comunale voglia essere affiancato da un consulente personale è svilente e mortificante, prima che per la funzione rivestita, anzitutto per quel consigliere che, evidentemente, non si reputa in grado di decidere o assolvere il compito che i cittadini gli hanno assegnato.
In conferenza capigruppo, insomma, non è previsto che i consiglieri vengano accompagnati da ‘commissari politici’ o comunque soggetti estranei alla funzione.
Se la consigliera Ponte è spaventata dalla conferenza capigruppo o si sente impreparata ad affrontarla da sola, vorremmo rassicurarla: non c’è nessun lupo cattivo e c’è, come c’è sempre stato, un clima di collaborazione e rispetto reciproco.
Comunque se serve a farla sentire più sicura, per le prime volte, siamo anche disponibili a tenerla per mano”.