23 Novembre 2024 16:45

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23 Novembre 2024 16:45

APPALTO RIFIUTI, MINORANZA ALL’ATTACCO, LA MONICA (VINCE IMPERIA):”LA PROROGA ALLA TEKNOSERVICE È ILLEGITTIMA, SOCIETÀ PUBBLICA PER NON RISCHIARE…”/ IL CASO

In breve: "L’ordinanza con cui il Sindaco ha prorogato di un anno il servizio a Teknoservice, a mio avviso, presenta diversi profili di illegittimità".

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“L’ordinanza con cui il Sindaco ha prorogato di un anno il servizio a Teknoservice, a mio avviso, presenta diversi profili di illegittimità”. Parole dell’avv. Davide La Monica, consigliere del gruppo di Minoranza “Vince Imperia”, sulla proroga di un anno che il sindaco Claudio Scajola ha firmato nei confronti della Teknoservice, società che dal prossimo 1° febbraio dovrebbe iniziare la raccolta dei rifiuti solidi urbani con il sistema del “porta a porta”.

Contrarietà alla proroga tecnica di un anno alla Teknoservice

“Un’ordinanza contingibile ed urgente – prosegue La Monica – è infatti un provvedimento amministrativo attraverso il quale il Sindaco, in casi eccezionali e di particolare gravità,  può imporre doveri positivi (di fare o dare) o negativi (di non fare).  Leggendo attentamente l’ordinanza, invece, si evince come il Sindaco abbia in realtà modificato il contratto in essere con Teknoservice, effettuando, di fatto, un nuovo affidamento del servizio e non una proroga dello stesso. Tutto ciò non può che risultare illegittimo.

La Monica interviene sulla scelta di non affidare in house il servizio di raccolta dei rifiuti.

Ritengo inopportuna anche la decisione di questa amministrazione di non procedere ad un affidamento in house del servizio di raccolta dei rifiuti per almeno due motivazioni:

In primo luogo, ritengo che il servizio di raccolta dei rifiuti, essendo un servizio pubblico di fondamentale importanza, debba essere gestito da una società pubblica che avrebbe come unico interesse quello di avere una città pulita ed ordinata. Procedere ad un affidamento a terzi significa invece affidare il servizio di raccolta dei rifiuti ad un soggetto privato che, chiaramente, svolge il servizio esclusivamente per ottenere profitto.

In secondo luogo, poiché il mondo dei rifiuti, com’è noto, risulta fortemente contaminato dalla malavita organizzata, avere una società pubblica che gestisce il servizio di raccolta darebbe maggiori garanzie e scongiurerebbe il rischio di un affidamento del servizio a soggetti poco raccomandabili. Per questi motivi, ritengo sia opportuno che gli atti relativi a questa materia siano inviati per maggiore trasparenza alla Procura della Repubblica, all’ANAC ed alla Corte dei Conti.

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