“NO MUSIC WEEK END, TUTTI CONTENTI”. È questa la scritta che campeggia sulla lavagna fuori dal Bar 11 di Monica Tondelli, in piazza De Amicis. Una decisione sofferta ma obbligata per la mancanza delle condizioni ma soprattutto delle autorizzazioni da parte del Comune di Imperia e del comando della Polizia Municipale che ha negato la chiusura della strada adiacente che avrebbe permesso la realizzazione del concerto.
Uno stop che arriva dopo 4 anni di week-end musicali (nel 2014 fu imposto dal comune uno stop per il superamento dei decibel) che hanno animato, estate-inverno, autunno-primavera, la vita di residenti e turisti. Un mese di agosto sottotono da molti punti di vista, non solo per la tragedia del ponte Morandi che ha scosso l’Italia intera, ma per un turismo che quest’anno, in provincia, ha registrato una flessione significativa.
E allora che si fa? Una notte bianca a Porto Maurizio con band musicali, stand enogastronomici, balli e spettacoli di magia e una Calata Cuneo, a Oneglia, senza musica, al buio, morta. Il “Bar 11” non è un bar comune, negli anni è divenuto un presidio di cultura musicale, un palcoscenico per i giovani artisti che non trovano spazio per emergere, un’occasione di lavoro per le molte band che faticano a trovare spazio per esibirsi.
“Ho voluto dare un segnale forte – racconta Monica Tondelli a ImperiaPost – che ha fatto male a me soprattutto, ci sto patendo perché senza musica ormai, dopo 15 anni, andare a casa la sera, rientrare senza musica è come se avessi una voragine. Io ad agosto faccio le serate più importanti, per esempio, questo week-end era in programma un tributo a Robbie Williams, i “Supreme”, una situazione importante che avrebbe necessitato della famosa chiusura della strada che non mi è stata concessa.
I concerti grossi di agosto non li ho fatti perché non ho potuto usufruire della chiusura al traffico della strada, una strada laterale che non è fondamentale per il traffico cittadino. Solidarietà? Poca, le persone che vengono qua a suonare non è che abbiano manifestato tutta questa solidarietà nei miei riguardi, eppure sono venuti negli anni tante volte, io l’ho fatto volentieri, loro per carità esercitano la loro musica, sono bravi però io penso di averli messi nelle condizioni giuste per farlo. Quale sarà il futuro? Tornerà a fare musica? Lo spero perché se no, muoio”.