Approvate all’unanimità. Il consiglio comunale di Imperia ha approvato, ieri sera, tre importanti mozioni inerenti l’ambiente, la sanità e la rigenerazione urbana. In particolare si è deliberato di appoggiare l’Anci nazionale in merito alla richiesta di sbloccare i fondi destinati alla riqualificazione delle periferie (i 18 milioni destinati alla pista ciclabile), l’adesione al “Plastic Free Challenge”, la campagna di sensibilizzazione sul tema delle plastiche monouso, l’impegno a scongiurare il declassamento del reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale di Imperia. Dopo una breve esposizione da parte dei soggetti proponenti i gruppi consiliari si sono espressi favorevolmente.
La mozione sui finanziamenti relativi alla pista ciclabile (Decreto Mille Proroghe)
“CONSIDERATO che l’attuale governo ha approvato nell’ambito del decreto denominato mille proroghe l’emendamento 13.2 (testo2) che prevede al punto 01 bis “L’efficacia delle convenzioni concluse sulla base di quanto disposto ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 maggio 2017, nonché delle delibere del CIPE n. 2 del 3 marzo 2017 e n. 72 del 7 agosto 2017. adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 141, della legge n. 232 del 2016. è differita all’anno 2020. Conseguentemente, le amministrazioni competenti provvedono, ferma rimanendo la dotazione complessiva loro assegnata, a rimodulare i relativi impegni di spesa e i connessi pagamenti a valere sul Fondo sviluppo e coesione”. CONSIDERATO che alla Liguria sono stati destinati circa 111 milioni di euro per la riqualificazione delle periferie e che in particolare ad Imperia sono stati assegnati 18 milioni di euro: CONSIDERATI i gravi danni che tale emendamento comporta per l’economia e lo sviluppo di Imperia: VISTO il comunicato in merito dell’ANCI Liguria che evidenzia le gravi ricadute che il sudden emendamento comporterebbe su tutto il territorio regionale: il sottoscritto consigliere comunali propone al Consiglio Comunale
DI IMPEGNARE •
Il Sindaco e la Giunta ad assumere ogni iniziativa politico, amministrativa tutelare i legittimi interessi della città di Imperia e a sostenere l’azione dell’ANCI ligure e nazionale, in sede parlamentare, affinché venga ritirato un provvedimento devastante per la città e la regione. L’amministrazione comunale a sostenere la proposta di ANCI nazionale che ha chiesto di portare rapidamente in Conferenza unificata l’intesa sui fondi stanziati nella Legge di bilancio 2016 (800 milioni di euro)al fine di sanare, come avvenuto per il riparto dei fondi per il trasporto pubblico locale, ogni eventuale contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale 74/2018.”
La mozione contro il declassamento del reparto di chirurgia vascolare di Imperia
“CONSIDERATO che Chirurgia Vascolare rappresenta un reparto d’eccellenza per tutta la Provincia di Imperia, limitando in questo settore fughe di pazienti in altre Regioni o nella vicina Francia; Considerato che nel nostre territorio incide pesantemente analoga decisione di declassare il Reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale di Sanremo; Considerato che per la Città di Imperia e per tutto il Ponente ligure verrebbe a crearsi un grave disagio per i pazienti e per i loro famigliari a trasferirsi per le loro cure in altre province; Considerato la volontà dell’Amministrazione Comunale di portare avanti il progetto del Nuovo Ospedale Provinciale, che vedrebbe a seguito della decisione della Regione Liguria svuotata già in partenza la propria offerta sanitaria; Il sottoscritto Ìnnocente Ramoino, a nome di Imperia Insieme e del relativo gruppo consiliare, Chiede al Sindaco e alla Giunta di impegnarsi ad assumere ogni iniziativa politico-amministrativa e/o legale per tutelare i legittimi interessi della Città di Imperia.
La mozione sull’adesione al progetto “Plastic Free Challenge” a firma di Maria Nella Ponte Capogruppo M5S
PREMESSO CHE L’Europa produce attualmente 25 milioni di tonnellate di plastica, materiale responsabile dell’85% dell’inquinamento del comparto marino e terrestre; PREMESSO CHE Ogni minuto, nel mondo, viene acquistato 1 milione di
bottiglie di plastica, di cui solo una minima parte riciclata, perché trattasi di materiale difficile da recuperare (solo il 30 % a livello
europeo; il 41% in Italia).
PREMESSO CHE Nel gennaio 2018 la UE ha varato il suo piano strategico per proteggere l’ambiente dalla plastica, favorire l’innovazione e creare posti di lavoro, annunciando la volontà di introdurre tasse comunitarie per i paesi inadempienti nel caso l’obiettivo non fosse raggiunto entro il 2030.
PREMESSO CHE Nel contempo si è inserito nella “Proposta di Direttiva sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente” la messa al bando di tutti quegli articoli di plastica facilmente sostituibili con materiali alternativi, con l’obiettivo finale di ridurre sensibilmente il consumo della plastica;
PREMESSO CHE L’obiettivo di incrementare l’utilizzo dell’acqua di rubinetto e ridurre l’eccessivo uso di bottiglie di plastica è al centro dei recenti cambiamenti in atto nella legislazione europea, dal progetto “A European Strategy for Plastics in a Circular Economy” alla nuova proposta di revisione della direttiva sulle acque potabili presentata lo scorso 1 febbraio, con una riduzione del 17% dei consumi di acqua in bottiglia di plastica e un risparmio conseguente per le famiglie europee pari a 600 milioni di euro l’anno, nonché un maggiore controllo chimico-biologico;
PREMESSO CHE L’Italia è stato il primo Paese in Europa ad approvare la legge contro gli shopper non compostabili, con ufficiale messa al bando dei sacchetti in plastica a partire dal 1.1.2018, mentre nei prossimi due anni verranno banditi anche i cotton fioc non compostabili e le microplastiche nei cosmetici;
CONSIDERATO CHE Con decreto 142/2017 il Ministero dell’Ambiente ha deciso di adottare, su base sperimentale e volontaria, il sistema del vuoto a rendere per le bottiglie di plastica e vetro;
CONSIDERATO CHE Il 12 giugno 2018 il nuovo ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha lanciato una sfida (la cd. Plastic Free Challenge, #PFC) per liberare le istituzioni dalla plastica, e ha promesso che il 4 ottobre – nel giorno di San Francesco, patrono d’Italia – il proprio dicastero sarà completamente “plastic free”;
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE Il predetto Ministro dell’Ambiente, intervenendo al Consiglio Ambiente UE a Lussemburgo ha proposto di vietare le confezioni di plastica negli edifici pubblici, affermando che è necessario liberarsi del mono–uso e dell’usa e getta, anche attraverso la promozione di una cultura ambientale, a partire dalle scuole primarie e secondarie (es. stoviglie compostabili nelle mense scolastiche);
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE – a partecipare alla #PFC, Plastic Free Challenge, lanciata dal Ministro Costa, promuovendo la progressiva abolizione della plastica monouso in tutte le proprie sedi ed uffici;