Il rumore dei bambini che giocano a calcio in un campetto, l’odore del sale sulla pelle dopo un bagno in mare, le voci delle madri che richiamano i figli quando è pronta la cena. Queste e molte altre sono le immagini rievocate dalla nuova canzone dei Delta V, intitolata “Domeniche di agosto”, un’altra anticipazione del disco che sta per uscire dopo oltre 10 anni di stop.
Ancora una volta, come per “Il cielo che cambia colore” uscito a luglio, il video clip è stato girato a Imperia, catturando spaccati di vita quotidiana che sono potenzialmente nell’immaginario e nei ricordi di ognuno di noi.
Il nuovo video dei Delta V
“Quando abbiamo pensato a come rendere in immagini Domeniche di Agosto abbiamo realizzato che avremmo dovuto trasferire quello che vedevamo noi in prima persona, i luoghi che frequentavamo, le persone che conoscevamo.
E così è stato, abbiamo messo da parte tecnica, esteriorità e forma e abbiamo lasciato spazio alle immagini che più di altre sono rimaste impresse nella nostra memoria. Cose semplici, di tutti i giorni, cose che in molti vedono e che proprio per quello diventano patrimonio di tanti.
A ripensarci il videoclip ha seguito lo stesso corso dell’album. Anche lì non volevamo seguire mode, tendenze o suoni. Volevamo solo raccontare delle storie e la musica che è nata sulle parole non ha avuto bisogno di troppi trattamenti. Sono canzoni che vogliono appartenere e non per forza cercare di spiegare.
Una forma inconscia di resistenza a quello che viviamo, vediamo e ascoltiamo qui fuori e non ci piace“.
Regia: Lorenzo Dorazio
Riprese: Lorenzo D’Orazio, Giacomo Bertotti, Artur Akhmetov, Luca Bravi
Grazie a: Stefano Bencini, Gianluca Marangon, Alessandro Benzi, Federica Cornali, Ilenia Biato, Giacomo Bertotti, Pietro Bertotti, Mia Ferri, Artur Akhmetov, Alessandro Lucchetta, Roberto Re, Alexander Sjödin, Caisa Laurell, Uno Laurell, Frans Sjödin-Laurell, August Bengtsson-Lundberg, Henrik Jonback
Domeniche di agosto
Quando finiva l’estate
le voci dal cortile, rubate
fra correnti d’aria e sigarette
quando riscendevo le scale
e mio fratello mi aspettava guardandomi male
Domeniche di agosto tutte uguali
ma forse ero felice, e tu curavi i miei mali
Democrazia Cristiana sui muri
nel bar davanti a casa, a sedici anni compiuti
E i pomeriggi a studiare
a consumare il tempo, a crepare
Guarda come corro
e tu giocavi da terzino, picchiavi i più bastardi
e a cena si ascoltava sempre il telegiornale
La sera correvamo giù in strada
mia madre mi chiamava e tu restavi a guardarmi
Di fianco dentro a un cinema all’aperto,
il cielo sulla testa, avrei potuto salvarmi
Domeniche di agosto tutte uguali
ma forse ero felice, e tu curavi i miei mali
ci rivediamo presto lo giuri
e sto tornando a casa, a sedici anni compiuti