23 Dicembre 2024 21:27

23 Dicembre 2024 21:27

L’AVVOCATO RISPONDE… CON MIA SORELLA HO EREDITATO UN TERRENO, VOGLIO VENDERLO E LEI NO. COME POSSO FARE?/IL PARERE

In breve: Grazie alla collaborazione dell’avvocato R. Tahiri, i lettori potranno formulare alcune domande di carattere generale sui problemi che si trovano a dover affrontare

vendita terreno eredità

Questa settimana la rubrica di consulenze legali si occuperà della tematica riguardante lo scioglimento della comunione ereditaria. Grazie alla collaborazione dell’avvocato R. Tahiri, i lettori potranno formulare alcune domande di carattere generale sui problemi che si trovano a dover affrontare.

LA DOMANDA

“Buongiorno, sono proprietario insieme a mia sorella di un rustico e un terreno nell’entroterra che abbiamo ereditato dai nostri genitori. L’immobile non è abitato da oltre 20 anni ed avrebbe bisogno di una ristrutturazione totale. Io vorrei venderlo per non pagare le tasse inutilmente, mentre mia sorella no perché dice che quel posto ha per lei un valore affettivo. C’è un modo per liberarmi della mia quota?”

LA RISPOSTA

“Il nostro lettore ci pone un quesito in materia di comunione tra eredi: come fare in caso di disaccordo? Cerchiamo di capire quali soluzioni ci offre il Codice Civile. In primo luogo, rassicuriamo il lettore: è possibile liberarsi della propria quota ereditaria, a prescindere dalla volontà del coerede.

Nel nostro caso, quindi, in un primo momento dovrà offrire a sua sorella la possibilità di comprare anche la sua quota ovvero garantire il diritto di prelazione; solo in un secondo momento- qualora sua sorella non fosse disponibile a comprare- potrà tentare di vendere a terzi, allo stesso prezzo proposto a sua sorella, la quota di proprietà.

Ma nell’eventualità in cui non si dovessero trovare soggetti interessati all’acquisto? Anche in questo caso, c’è un rimedio: si potrà passare per vie legali promuovendo lo scioglimento della comunione secondo le regoli generali ex artt. 1111 e segg. del Codice Civile; in questo caso, il Tribunale prenderà atto che nessuno dei due eredi ha l’intenzione né la possibilità di comprare la quota dell’altro e, dopo aver fatto stimare il valore del bene, lo metterà in vendita. Il ricavato sarà poi diviso pro quota.

Attenzione però: con questa soluzione, aldilà dei tempi di procedura, il prezzo di realizzo potrebbe essere considerevolmente inferiore rispetto a quello di mercato, con ogni conseguenza del caso”.

Avv. Ramadan Tahiri (in collaborazione con l’avvocato Sonia Fallico)

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Mandate le vostre domande, ogni settimana saranno pubblicati i pareri dell’avvocato Tahiri.

Le domande dovranno essere inviate alla mail di redazione: redazione@imperiapost.it con Oggetto:“Consulenza legale”.

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