Approda anche a Imperia la nota truffa del “calice amaro” o “del vino francese”, molto in voga in Piemonte e in Toscana. La vittima è sempre la stessa, il titolare di un ristorante. Approfittando della proverbiale disponibilità della categoria, sempre attenta alle esigenze dei clienti, i truffatori hanno trovato terreno fertile anche in provincia di Imperia. A denunciare l’episodio, successo giovedì scorso, alla Guardia di Finanza, un 43enne imperiese.
La Prenotazione
Il tutto è iniziato con una prenotazione telefonica da parte di una donna che ha riservato un tavolo per venerdì 7 settembre per festeggiare l’anniversario di matrimonio dei genitori. Durante la chiamata la donna ha chiesto e ottenuto di parlare con il ristoratore chiedendo di farsi carico di ritirare da un corriere 6 bottiglie di vino francese che avrebbe voluto regalare ai genitori durante la cena. L’uomo, per non perdere il cliente, ha acconsentito ad anticipare la spesa delle bottiglie dopo aver sentito telefonicamente il fornitore e richiamando per la conferma dell’importo, 480 euro, la cliente.
La Consegna
Nel pomeriggio, attorno alle 14, si è così presentato presso il ristorante il fornitore con una pseudo bolla di accompagnamento facendosi pagare dal ristoratore i due cartoni consegnati con dentro 3 bottiglie di vino ciascuno. Nel controllare la bolla, il ristoratore si accorge che qualcosa non va e così ha tentato di fermare il corriere che però sentendosi chiamare ha iniziato a correre verso il furgone per poi sparire.
La Truffa
Il ristoratore ha così provato a contattare sia la presunta cliente che il fornitore che alla prima chiama ha confermato l’ordine negando che si trattasse di una truffa per poi disattivare le schede sim dei due telefoni. Il valore commerciale delle bottiglie di vino consegnate al ristoratore non supera i 30 euro.
Alla cena, poi, com’era prevedibile non si è presentato nessuno al ristorante per la cena e al ristoratore non resta che sperare nelle telecamere della zona per individuare i due malfattori.
“Ho deciso di raccontare la mia disavventura – commenta il ristoratore a ImperiaPost – affinché i miei colleghi ristoratori siano informati di questo tipo di truffa. Ora mi auguro che vengano individuati i responsabili, quel che è certo è che d’ora in poi starò più attento, prenderò maggiori precauzioni”.