Negozi chiusi di domenica e nei festivi? Di questo si sta discutendo in tutta Italia da alcuni giorni dopo che M5S e Lega si sono detti pronti a smantellare le misure adottate dal governo Monti che avevano permesso le aperture domenicali e festive alle attività commerciali.
La proposta di M5S e Lega
In particolare, la proposta leghista prevederebbe solo 8 aperture domenicali all’anno, di cui 4 nel mese di dicembre. La proposta dei Cinque Stelle invece ne lascerebbe una al mese. Un cambiamento di questo tipo rivoluzionerebbe il commercio italiano che ormai tende a rimanere con le serrande alzate il più possibile, fino ad arrivare a 24 ore su 24, anche per cercare di competere con l’ormai dilagante e-commerce.
Le reazioni opposte
Il mondo del mercato si sta spaccando sull’argomento, non solo tra i punti di vista di venditore e consumatore, ma anche all’interno degli stessi esercenti. C’è chi sostiene che la perdita economica sarebbe troppo grande, chi invece la ritiene un giusto compromesso per ottenere progressi nella qualità della vita. D’altro canto, anche i consumatori vogliono dire la loro. C’è chi lamenta il fatto che, lavorando tutta la settimana full time, si ha solo la domenica per fare la spesa o shopping. Altri sostengono che avere del tempo con la famiglia dovrebbe venire prima di tutto e che non sarebbe organizzarsi per fare le commissioni durante la settimana.
Per conoscere come la pensano i commercianti imperiesi, un nostro inviato ha effettuato un sondaggio tra alcuni esercenti, chiedendo le loro opinioni riguardo la proposta del nuovo governo.
Le opinioni dei commercianti
Oviesse
“Per quanto riguarda Imperia, non poter stare più aperti di domenica avrebbe un piccolo impatto sul punto vendita, dato che si lavora con qualsiasi altro giorno della settimana. A livello nazionale, invece, sarebbe una grossa perdita, di almeno 1 milione di euro. Inoltre, sarebbe un problema per i contratti nazionali, dato che prevedono i turni festivi negli stipendi”.
Bijou Brigitte
“Prima aprivamo tute le domeniche tutto l’anno, poi l’azienda, valutando i profitti, ha deciso di limitare alle domeniche di giugno, luglio, agosto, la prima di settembre e dicembre, poiché sono i periodi in cui si lavora di più. Con la nuova legge non potremmo farlo e credo che sarebbe un bel danno per l’azienda”.
Ultramarino
“Non sarei d’accordo a una legge di questo tipo. Sono anni che cerco di convincere anche gli altri commercianti ad aprire la domenica, dato che la gente viene attirata se ci sono tanti negozi tutti aperti. In questo modo si arriverebbe all’esatto opposto”.
Mabo
“Sono d’accordo purché ci siano regole uguali per tutti, anche per le catene commerciali. In questo modo la gente si aiuterebbe a venire in centro solo quando sa che tutti i negozi sono aperti”.
Cycleband
“Io lavorerei sempre anche la domenica. A Diano lavoravo tutti i giorni, mentre qua è più difficile. Ci fossero delle regole uguali per tutti”.
Homestore
“Siamo favorevoli alla chiusura di domenica anche dei centri commerciali, così si ritroverebbe lo spazio con la famiglia”.