Questo pomeriggio il Sindaco Claudio Scajola e i gruppi consiliari hanno sottoscritto un documento da inviare ai Parlamentari per salvaguardare il finanziamento da 18 milioni di euro per la pista ciclabile. Un atto formalizzato in vista della discussione alla Camera sul decreto Milleproroghe che, approvato al Senato, ha visto tra gli emendamenti anche quello che ha portato al differimento al 2020 del finanziamento da 18 milioni di euro per la pista ciclabile di Imperia.
Tra i firmatari non figura però Maria Nella Ponte, capogruppo del M5S, che benché presente alla riunione tra Sindaco e consiglieri, non ha voluto firmare il documento. La consigliera grillina ha poi spiegato al termine dell’incontro i perché della mancata adesione.
Maria Nella Ponte – “Finanziamento illegittimo, il Comune…”
“Si parla tanto di questo documento, però io vorrei anche leggervi la parte finale di questo famigerato documento. Si parla di un documento con il quale il Comune desidera perorare la causa della pista ciclabile del bando periferie urbane per la città di Imperia.
Vediamo cosa c’è scritto effettivamente nella parte conclusiva di questo documento che è stato richiesto ai capigruppo di firmare
‘Considerata l’urgenza della questione in argomento in quanto il decreto-legge cosiddetto ‘Milleproroghe’ verrà discusso alla Camera dei Deputati il giorno Martedì 11 settembre’ […]
È stato già approvato all’unanimità con il voto favorevole di Forza Italia, del PD e anche del Senatore Renzi, già in Senato.
[…] ‘Attesa l’importanza delle opere che si potranno realizzare con il finanziamento ottenuto attraverso il bando delle periferie urbane, il Sindaco e i Gruppi Consiliari del Comune di Imperia che sottoscrivono tale appello chiedono con forza e determinazione al Governo e al Parlamento di individuare ogni iniziativa utile al fine di mantenere il Piano Nazionale delle periferie e specificamente il progetto che riguarda la nostra città, evitando in questo modo il differimento al 2020 dell’efficacia delle convenzioni concluse’.
Ci sono diversi aspetti, principalmente 3. Il primo è che l’emendamento inserito all’interno del decreto Milleproroghe che ha coinvolto anche il bando periferie con il finanziamento di 18 milioni di euro a favore della città di Imperia, è stata una necessità dettata dalla sentenza 74 del 2018 della Corte Costituzionale, che ha sancito l’illegittimità del finanziamento stesso.
Il modo in cui sono stati finanziati tutti i progetti , tutti i 120 progetti che sono stati presentati dai 120 Comuni è illegittimo per la Corte Costituzionale. Il Governo e il Parlamento non hanno potuto fare altro di approvare questa cancellazione di questi finanziamenti.
Non è in realtà poi una cancellazione, poichè la prima tranche dei progetti, i 24 progetti che avevano superato la soglia dei 70 punti su 100 di merito dei progetti, sono stati finanziati.
Purtroppo era stata data questa illusione a tutti i partecipanti al bando, da parte del Governo Renzi, di poter essere finanziati, anche a chi aveva ottenuto un punteggio inferiore ai 70 punti, che era il minimo per poter accedere ai finanziamenti, gli è stato detto ‘sarete finanziati’.
Essendo un finanziamento a pioggia, a cascata, è incostituzionale. Non si possono finanziare progetti che non abbiano il merito. Per una volta in Italia funziona la meritocrazia e ce lo ha ribadito la Corte Costituzionale.
I finanziamenti dei comuni virtuosi che hanno presentato dei progetti,24, che hanno superato i 70 punti ,sono stati finanziati. Purtroppo il progetto presentato dalla città di Imperia anche perchè non era ancora stato predisposto il progetto esecutivo non ha trovato accoglimento in prima istanza, ma solo con il finanziamento complessivo a cascata di questa che in tanti hanno definito una marchetta elettorale da parte del Governo Renzi pro referendum, perché all’epoca eravamo in periodo di referendum.
Oggi, con la situazione attuale, non sono stati cancellati i finanziamenti, perchè non erano neanche stati stanziati. Ne erano stati stanziati solamente il 50% e comunque sarebbero arrivati a metà 2019, se non già nel 2020. A livello di tempistica, sostanzialmente non cambia quasi nulla, ci sarà un differimento di circa 6 mesi.
L’incostituzionalità di questi affidamenti di contributi aveva bloccato anche i 24 progetti delle città virtuose e con l’emendamento al decreto mille proroghe sono stati sbloccati questi progetti virtuosi dei 24 comuni che se li sono aggiudicati.
La città di Imperia, insieme agli altri 96 comuni, hanno la possibilità continuando a presentare progetti di essere rivalutati. La città di Imperia si era piazzata bene, si era piazzata al 43ª posto su 120, verranno semplicemente rivalutati tutti i progetti, rifatta la graduatoria e verranno finanziati i progetti virtuosi.
Se la precedente amministrazione ha lavorato bene, non ci saranno problemi per la città di Imperia.
Saranno finanziati tutti i soldi già spesi per i progetti esecutivi e gli affidamenti che sono già stati fatti. Non ci sarà alcun danno per nessuno dei comuni, anche quelli che poi non riceveranno i finanziamenti alla conclusione di tutto l’iter.
Il fatto di aver fatto questa manovra con il decreto mille proroghe e l’emendamento sul bando periferia ha dato la possibilità di sbloccare i fondi dei Comuni che hanno degli avanzi di bilancio. Cosa che invece prima era assolutamente impossibile per i Comuni utilizzare.
Ci sono 8 mila Comuni in Italia, tutti gli 8 mila possono utilizzare gli avanzi di bilancio che prima erano bloccati.
La valutazione della bontà del progetto della città di Imperia che, ci auguriamo, sarà positiva da parte della commissione che valuterà il progetto e la garanzia che i progetti sono finanziati al 100% adesso, perchè prima erano finanziati solo al 50%, rendono di fatto inutile la presentazione di questo documento che, a mio avviso, è semplicemente un modo per far parlare un po’ qualche consigliere comunale, qualche capogruppo che presenta un emendamento da presentare in consiglio comunale, da fare approvare, su un tema che in realtà è stato ampiamente dibattuto e ampiamente affrontato dallo Stato, dal governo, in approvazione al parlamento alla Camera il giorno 11 e quindi non dobbiamo più fare altro.
Dobbiamo solamente sperare che chi ha fatto il lavoro precedentemente, presentando il progetto, lo abbia fatto molto bene e che quindi i finanziamenti arriveranno.
Purtroppo, è notizia recentissima, che il Comune di Imperia ha presentato 18 domande per finanziare i bandi e non sono stati approvate. Sui bandi c’è qualcuno che vince, c’è qualcuno che perde.
Dobbiamo cercare di lavorare bene per avere i finanziamenti che ci spettano, non secondo normative illegittime”.