“È un asino, finirà male. Non ha mai fatto niente se non lisciare il pelo al potente di turno”. Ecco il tenore degli insulti a Marco Scajola, assessore regionale, nipote dell’ex Ministro Claudio Scajola, dal profilo Facebook “Sergio Gazzano” che, secondo la Procura della Repubblica di Imperia, sarebbe riconducibile a Lucia Scajola, figlia del Sindaco di Imperia Claudio, e a Paolo Petrucci, coordinatore della campagna elettorale, entrambi ora indagati con l’accusa di diffamazione aggravata.
La denuncia per diffamazione di Marco Scajola
Nella denuncia alla Polizia Postale, cui sono seguite poi quelle di Piera Poillucci e Antonello Ranise, l’assessore regionale fa riferimento al profilo di Sergio Gazzano, senza menzionare i nomi di Lucia Scajola e Paolo Petrucci (“non ho idea di chi possa essere il presunto Gazzano“). Il collegamento con i due indagati è scaturito dalle indagini della Procura, poi sfociate nelle perquisizioni e nell’iscrizione nel registro degli indagati di Lucia Scajola e Paolo Petrucci.
Gli insulti a Marco Scajola
Tre gli episodi citati dall’assessore regionale nella propria denuncia.
- “L’importante è che si tolga dai piedi quell’inutile di Marco Scajola. Non ha mai fatto una mazza se non lisciare il pelo al potente di turno senza guardare in faccia a nessuno. Manco alla sua famiglia. Finirà peggio di adesso sto scemunito“.
- “Marco Scajola non è mai sato famoso per essere furbo. Pure da scuola si era fatto cacciare perché era un asino. Era famoso solo per essere il nipote di Claudio. Con questa campagna ha toccato il fondo. Finirà male. E pure Luca pagherà per le colpe di questo asino”.
- “Solo che se non era buono a scuola, non sarà manco buono a lavorare. Chi se lo prende adesso uno cosi”.