Seconda tappa della Marathon conclusa senza eccessive difficoltà ieri da Maurizio Gerini#42 che termina in 4a posizione, il pilota del Motoclub AMX, guidato dal presidente Corradini in costante contatto con la base operativa del rally in Marocco.
Tappa “fesh-fesh”, così è stata rinominata la prova di ieri, lo Stage3 ovvero la seconda della Marathon, con partenza su un vasto pianoro di sabbia, che ha previsto nella fase iniziale uno speciale esercizio di navigazione su cap di 10 chilometri, proseguendo poi per altri 70 km in direzione Merzouga, navigando in quella stessa zona per altri 50 sull’insidioso fesh-fesh, caratterizzato da sabbia così fine da sembrare borotalco e sotto la quale si posso nascondere molteplici insidie come pietre di dimensioni diverse, radici e buche anche profonde che per fortuna non hanno creato grossi problemi ai concorrenti e che la pioggia ha in parte mitigato, come riferisce Maurizio Gerini puntualmente nel nostro collegamento telefonico serale. La parte finale della speciale ha previsto un’altra decina di chilometri di dune prima di fare ritorno al consueto bivacco di Erfoud, non prima di aver affrontato 56 chilometri di trasferimento su pista velocissima. Il pilota ligure ha detto di aver adottato una condotta di gara sostanzialmente prudente viste le difficoltà da affrontare nel “tappone Dakar” di oggi. Ha cercato di prendere il portoghese Patrao che lo precedeva, il quale tuttavia è riuscito ad allungare sul Gerry chiudendo la prova con circa un minuto e mezzo di vantaggio.
Oggi Stage 4, tappa Dakar di 380 km con 320 km di speciale e solo 60 di trasferimento, molte modifiche sono state apportate sul roadbook che è stato rifatto di sana pianta in alcuni pezzi, aggiungendo vari waypoint masquè e controllè (nascosti e controllati che hanno diversi rilevamenti di prossimità), tutto ciò per colpa dell’acqua che ha spazzato via molti riferimenti richiedendo le sopracitate modifiche. A detta del track inspector Romano Caviglia, la tappa è bellissima e parte proprio alle spalle dell’Hotel Xaluca di Erfoud, base operativa del rally, dove ci sono delle piccole dune di sabbia, si proseguirà poi con molti tratti di fuoripista in direzione est per 70 km su veri e propri “fiumi di pietre”, in origine coperti dalla sabbia che l’acqua delle piogge ha attraversato, scoprendo appunto una marea di pietre sulle quali bisognerà guidare con non poca destrezza, tratti del percorso che metteranno a dura prova la tenuta fisica sopratutto degli avambracci. Dopo queste insidie, al km 150 i piloti attraverseranno una catena montuosa di sole rocce, assai suggestiva, ammesso e non concesso che abbiano il tempo di godersi il suggestivo panorama, per ritrovarsi in seguito su un vasto piano nei pressi di una montagna che i locali chiamano “la mummia” dove ci si dovrà dedicare con calma (ma non troppa) alla navigazione. 30 chilometri di asfalto metteranno fine alla tappa più dura di questo Panafrica Rally 2018; “La Dakar” dove è presumibile si farà la selezione finale della gara.
Classifica Stage3 Panafrica Rally 2019
1. Adrien Metge FRA (Sherco) 1h34’19”
2. Michael Metge FRA (Sherco) 1h34’34”
3. Mario Patrao PRT (Ktm) 1h39’14”
4. Maurizio Gerini ITA (Husqvarna 450 rally) 1h40’53”
Classifica Generale Panafrica Rally 2019
1. Michael Metge FRA (Sherco) 7h47’26”
2. Adrien Metge FRA (Sherco) 7h49’21”
3. Mario Patrao PRT (Ktm) 8h30’36”
4. Maurizio Gerini ITA (Husqvarna 450 rally) 8h39’24”
Franco Iannone
News AMX – Team Solarys Racing