A un mese esatto dal crollo del ponte Morandi di Genova, i Comuni liguri si fermano per ricordare le 43 persone che hanno perso la vita, la paura vissuta quel 14 agosto e per ritrovare insieme la speranza nel futuro.
Esprimendo vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime, i Sindaci liguri auspicano che l’autorità giudiziaria compia il proprio lavoro, individuando le responsabilità che, come ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella, richiede «l’impegno di un accertamento rigoroso e sollecito».
“La tragedia causata dal crollo del ponte Morandi è stata una ferita grande per noi liguri e per il nostro territorio – afferma ANCI Liguria in una nota, con il vicepresidente Fabio Natta, delegato Unione Province d’Italia – Oggi Genova si è fermata, ma insieme ad essa si è fermata idealmente la Liguria intera, nel ricordo di quello che è stato, e con un pensiero rivolto al domani.
C’è da costruire un futuro più vicino alle esigenze degli enti locali e con essi delle comunità che rappresentano. I segnali dati da Comune di Genova, Città Metropolitana e Regione Liguria sono stati di esempio, e le azioni messe in campo per fronteggiare i danni del crollo concrete e responsabili.
Il comportamento dei cittadini parimenti responsabile e fortemente generoso. Ben venga oggi l’importante strumento costituito dalla decretazione d’urgenza, che sarà tanto più efficace quanto più condivisa e in grado di interpretare i bisogni reali del territorio», conclude Natta.