Si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico il sagrato della concattedrale di San Maurizio, in occasione delle celebrazioni per il santo patrono di Porto Maurizio e del 180° anniversario della consacrazione della Basilica.
Domenica 23 settembre, alle 21, la comunità parrocchiale, con il patrocinio del Comune di Imperia, presenterà in piazza Duomo la sacra rappresentazione del martirio di Maurizio e della Legione Tebea, intitolata “Passio”, scritta don Lucio Fabbris, parroco della concattedrale.
A interpretare san Maurizio sarà Cristian Ferrari, la regia è di Alessandro Manera, i canti sono a cura del coro locale dei «Cantores Bormani». L’opera si articola in un prologo e due quadri, con numerosi figuranti e attori in costume storico.
Il martirio di San Maurizio
“L’ispirazione nasce da uno scritto in prosa, che risale al IV secolo dopo Cristo – spiega don Lucio Fabbris – La rappresentazione racconta della Legione Tebea guidata da san Maurizio e giustiziata ad Agaunum per aver rifiutato di martirizzare i cristiani.
La vicenda risale al 286, quando Maurizio, generale dell’Impero Romano, venne mandato con la sua legione a difendere militarmente Massimiliano contro Quadi e Marcomanni. La missione riuscì brillantemente, ma quando l’imperatore ordinò di perseguitare e sterminare alcune popolazioni convertite al cristianesimo, Maurizio e la legione si rifiutarono.
Inizialmente Maurizio tentò una mediazione scrivendo una lettera all’imperatore, ma non ci fu nulla da fare. Così i soldati preferirono essere sterminati a loro volta.
La storia si è tramandata nei secoli e circa 150 anni dopo, nel 450, Sant’Eucherio scrisse le memorie con un prologo e due quadri”.
Com’è nata l’idea di questo progetto?
“La genesi del progetto ha avuto inizio 2 anni fa. Quando sono stato proposto come parroco di Porto Maurizio ho iniziato a pensare a come rendere più viva e moderna la festa patronale.
Così ho scritto la “Passio”, la rappresentazione drammatica delle fasi che precedono il massacro della legione Tedea.
Sono circa 90 le persone impegnate nel progetto, tra regia, attori, coristi, figuranti, musicisti, tecnici e aiutanti. Il palcoscenico sarà il sagrato e la scalinata della concattedrale. In caso di maltempo invece la rappresentazione sarà all’interno della basilica”.
Abbiamo anche avuto in prestito delle splendide armature romane da Airole, che rendono il tutto ancora più suggestivo. Ci sarà un service che realizzerà giochi di luci e suoni per coinvolgere maggiormente il pubblico.
Sono diversi mesi che ci stiamo preparando e ci auguriamo che l’iniziativa sia accolta con piacere da tutti”.