28 Dicembre 2024 14:52

28 Dicembre 2024 14:52

BANDO PERIFERIE: IMPERIA, SI ALLONTANA LA PISTA CICLABILE. L’ANCI ROMPE CON IL GOVERNO. “IMPEGNI NON MANTENUTI”/IL CASO

In breve: Imperia rischia seriamente di perdere i 18 milioni previsti dal bando periferie per il finanziamento del progetto della pista ciclabile

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Imperia rischia seriamente di perdere i 18 milioni previsti dal bando periferie per il finanziamento del progetto della pista ciclabile. L’Anci, infatti, nelle scorse ore ha interrotto le relazioni con il Governo che, lo ricordiamo, nelle scorse settimane, con il decreto legge “milleproroghe”, aveva di fatto rimandato di due anni lo stanziamento. 

Nei giorni scorsi sembrava che le trattative tra Governo e Comuni fossero a buon punto, ma nel pomeriggio si sono bruscamente interrotte.

Bando periferie, l’Anci contro il Governo: “Non ha rispettato gli impegni”

La delegazione dell’Anci, composta dal presidente Antonio Decaro e dai vicepresidenti Filippo Nogarin e Roberto Pella, ha abbandonato i lavori della conferenza unificata e annunciato che le relazioni istituzionali con il governo sono interrotte.

“Non abbiamo trovato riscontro all’impegno che aveva preso con noi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul bando periferie nell’incontro dell’11 settembre – ha dichiarato Decaro – Siamo costretti a interrompere le relazioni istituzionali, nostro malgrado. Torneremo a quei tavoli solo quando il percorso per restituire ai Sindaci il miliardo e seicento milioni sottratti, si vorrà avviare davvero”.

Durante l’incontro con il presidente Conte, era stato fissato un percorso in due fasi.

“Prevedeva l’intesa in unificata per sanare la presunta incostituzionalità di una norma che finanziava per 800 milioni di euro il bando periferie – riepiloga Decaro – quindi l’istruttoria di un iter per inserire nel primo decreto utile le risorse e fissare le procedure per riallocare i fondi. Oggi in Unificata era stata messa all’ordine del giorno l’intesa, un primo passo; ma il Governo, sollevando un problema di natura tecnica, risolvibile, secondo noi, se solo ce ne fosse stata la volontà politica, l’ha tolta”.

Di qui la sospensione delle relazioni. Che riguarderà la conferenza unificata e la conferenza Stato-città: cioè le sedi di concertazione istituzionale tra Governo ed enti territoriali dalle quali passano tutti i provvedimenti dell’esecutivo, per l’acquisizione dei necessari pareri.

“Al viceministro Garavaglia che ipotizza interessi di parte e alla ministra Stefani che ci accusa di aver abbandonato il tavolo – conclude Decaro – ricordo che l’Anci rappresenta tutti i sindaci, a prescindere dalla provenienza geografica o dall’estrazione politica, come dimostra anche la composizione della delegazione al momento della rottura delle relazioni, e che la nostra disponibilità, con l’unico scopo di risolvere il problema, è stata massima dal primo momento. Circostanza che è stata sotto gli occhi di tutti”.

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