“Rugby con le code”. Il “tag rugby” in Italia è anche chiamato così ed è una realtà di avvicinamento al rugby di contatto propriamente detto. Nel mondo anglosassone e soprattutto australe è anche una disciplina a sé, molto spettacolare e praticata da ottimi atleti.
Questo perché non è facile strappare le bindelle applicate con il velcro ad una cintura o ai pantaloncini dell’avversario. Sia che sia in corsa, sia che stia passando la palla nel gioco di evitamento dell’avversario. Vedersi strappare una delle due code equivale al placcaggio e ci si ferma.
Ci sono sei tentativi di passare la linea difensiva, poi la palla è dell’avversario. La somma di regole deriva dunque anche dal rugby a 13, ma il fine è lo stesso: correre, risolvere problemi in frazioni di secondo, passare la palla all’indietro e rispettare tutti, sé stessi, l’arbitro, i compagni e gli avversari. Per la sua dimensione didattica e coinvolgente il tag rugby è inserito a pieno titolo nei giochi Coni / Kinder sport.
Quest’anno si è alla decima edizione e si va a Rimini, tra 20 e 23 settembre. Le mete settembrine sono ancora mete turistiche, la stagione si prolunga, soprattutto per l’età degli atleti, che è quella iniziale per lo sport. In questo caso risultano coinvolti i bambini delle classi 2006/2007.
Fra le 45 discipline sportive, con 35 Federazioni Nazionali e 10 discipline associate. Le Olimpiadi italiane dei giovani vedono finalmente il rugby presente all’evento, come l’anno scorso, con il TAG RUGBY.
La Federazione Regionale Ligure ha creato una rappresentativa regionale lavorando con i giovanissimi già dal mese di giugno. E qui, dopo un largo coinvolgimento di tutti gli atleti del primo livello di età, seguiti tra l’altro da Viviana Bousquet, Mattia Moschetta e altri ancora, per Imperia Rugby la pattuglia comprende Giada Mesiano, Giorgio Papone e Loris Csizousky.
Tre nuovissime leve che hanno saputo bruciare le tappe e trovare un progetto formativo credibile e durevole nel tempo. E che fin da subito li porta in giro per l’Italia per conoscere luoghi e persone, creando un personale album ricordo indelebile.
“Rugby con le code”. Il “tag rugby” in Italia è anche chiamato così ed è una realtà di avvicinamento al rugby di contatto propriamente detto. Nel mondo anglosassone e soprattutto australe è anche una disciplina a sé, molto spettacolare e praticata da ottimi atleti. Questo perché non è facile strappare le bindelle applicate con il velcro ad una cintura o ai pantaloncini dell’avversario. Sia che sia in corsa, sia che stia passando la palla nel gioco di evitamento dell’avversario. Vedersi strappare una delle due code equivale al placcaggio e ci si ferma. Ci sono sei tentativi di passare la linea difensiva, poi la palla è dell’avversario. La somma di regole deriva dunque anche dal rugby a 13, ma il fine è lo stesso: correre, risolvere problemi in frazioni di secondo, passare la palla all’indietro e rispettare tutti, sé stessi, l’arbitro, i compagni e gli avversari. Per la sua dimensione didattica e coinvolgente il tag rugby è inserito a pieno titolo nei giochi Coni / Kinder sport. Quest’anno si è alla decima edizione e si va a Rimini, tra 20 e 23 settembre. Le mete settembrine sono ancora mete turistiche, la stagione si prolunga, soprattutto per l’età degli atleti, che è quella iniziale per lo sport. In questo caso risultano coinvolti i bambini delle classi 2006/2007.
Fra le 45 discipline sportive, con 35 Federazioni Nazionali e 10 discipline associate. Le Olimpiadi italiane dei giovani vedono finalmente il rugby presente all’evento, come l’anno scorso, con il TAG RUGBY.
La Federazione Regionale Ligure ha creato una rappresentativa regionale lavorando con i giovanissimi già dal mese di giugno. E qui, dopo un largo coinvolgimento di tutti gli atleti del primo livello di età, seguiti tra l’altro da Viviana Bousquet, Mattia Moschetta e altri ancora, per Imperia Rugby la pattuglia comprende Giada Mesiano, Giorgio Papone e Loris Csizousky. Tre nuovissime leve che hanno saputo bruciare le tappe e trovare un progetto formativo credibile e durevole nel tempo. E che fin da subito li porta in giro per l’Italia per conoscere luoghi e persone, creando un personale album ricordo indelebile.