Il presidente della Provincia ed ex Sindaco di Imperia Luigi Sappa, il presidente del Consiglio Comunale, ex Sindaco, candidato alle prossime elezioni Europee con il Nuovo Centro Destra Paolo Strescino, il dirigente del settore Cultura del Comune di Imperia Giuseppe Enrico e l’ex direttore generale della Porto di Imperia Spa Carlo Conti sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di omissione di atti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sul sistema fognario.
Nel dettaglio, Sappa, Strescino, Enrico e Conti sono stati rinviati a giudizio dal Gup Fabio Favalli perché “omettevano di richiedere la necessaria autorizzazione nonché di procedere al trattamento delle acque reflue fognarie, determinando una situazione di inquinamento”. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo mese di ottobre.
LA VICENDA
L’inchiesta della Procura è partita a seguito delle rilevazioni dell’Arpal su campioni di acqua di mare lungo la costa imperiese. In alcuni casi i parametri avrebbero superato del 100% i limiti di legge. Nel mirino degli inquirenti, i Carabinieri del Noe, Nucleo Operativo Ecologico, il sistema fognario e, in particolare, la mancanza di autorizzazione da parte della Provincia per gli scarichi di emergenza delle fogne e la mancanza, all’epoca, di un depuratore in funzione nel capoluogo. I militari avevano anche disposto il sequestro (valido però solo dal punto di vista giuridico, ovvero le strutture sono sempre state funzionanti) degli “sfioratori” ex ferriere foce Impero, San Lazzaro, foce torrente Caramagna, Barbarossa e ex ferriere Argine Destro.