23 Novembre 2024 08:33

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23 Novembre 2024 08:33

IMPERIA: PEDINA E PERSEGUITA L’EX FIDANZATA CON TELEFONATE E MESSAGGI, NEI GUAI UN 35ENNE. SCATTA L’AMMONIMENTO DELLA POLIZIA

In breve: Non riusciva ad accettare la fine della loro relazione sentimentale e ha iniziato a pedinare la sua ex compagna

ammonimento polizia imperia stalking (1)

Non riusciva ad accettare la fine della loro relazione sentimentale e ha iniziato a pedinare la sua ex compagna.

Si tratta di un uomo imperiese, di 35 anni, lasciato dalla sua fidanzata circa un anno e mezzo fa, dopo una convivenza durata circa 3 anni.

L’uomo, che non ha saputo accettare la fine della relazione, ha da subito iniziato a pedinare la sua ex, nonostante i continui rifiuti della stessa nel voler ricominciare la loro storia.

La donna, italiana di 32 anni, era riuscita, con la minaccia di rivolgersi alla Polizia, a far desistere il suo ex da quegli atteggiamenti che le stavano procurando un perdurante stato d’ansia e timore, sentendosi privata della propria libertà.

Tuttavia dopo appena due mesi l’uomo ritornava da lei e, con maggiore fervore, continuava nuovamente a domandarle di tornare insieme.

Stavolta, insieme ai pedinamenti, iniziavano anche i messaggi e le telefonate, spesso anonime e nel cuore della notte.

La situazione era diventata ormai insopportabile quando la donna decideva di rivolgersi alla Polizia di Stato e raccontare quanto accaduto.

Gli accertamenti degli operatori di polizia consentivano di riscontrare i continui atteggiamenti ossessivi e possessivi dell’uomo; innumerevoli infatti i messaggi e le chiamate conservati sul proprio telefono cellulare dalla vittima, testimonianza di un amore contorto e deviato.

L’uomo veniva quindi chiamato in Questura per la notifica di un formale Ammonimento, provvedimento amministrativo con una dichiarata valenza preventiva, in cui si intima allo stalker di cessare il comportamento in atto, avvertendolo che, in caso di reiterazione della condotta, verrà denunciato per il reato stalking, che prevede una pena minima da 6 mesi a 5 anni di reclusione.

Ancora una volta il coraggio di una donna di rivolgersi alla Polizia di Stato ha consentito l’attivarsi delle indagini, facendo emergere una un vissuto che altrimenti sarebbe rimasto sconosciuto.

L’appello, rivolto a tutte le donne vittime di violenza, è quello di chiamare sempre, di non avere paura, di uscire dall’ombra, aiutateci ad aiutarvi.

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